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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore
R.mo,1
Oh quanto grata sono per tutto quello
che la Sig.ria V.ra
R.ma ha operato in favor nostro presso il Santo Padre! Io
gliene rendo i più vivi ringraziamenti e prego l’amabilissimo Gesù volerla di
tutto ricompensare.
Dalla pregiatissima di Lei scorgo
ch’Ella trovasi anche presentemente combattuta, per non sapere chiaramente in qual
maniera voglia il caro Gesù essere da Lei servito.
Dopo avere raccomandato a Dio
quest’affare, e fatto anche pregare da molte persone, tra le altre dall’ottimo
nostro Superiore Monsignore Balbi, le dirò, giacché sono eccitata dalla sua
umiltà, con santa semplicità ch’io partecipo delle pene sue, conoscendo quanta
fatica prova l’anima che opera in combattimento.
Perciò mi risolsi di chiedere, sopra
questo, consiglio col sunnomato nostro caritativo Padre, il quale pieno di
bontà così mi rispose: « Dite al
Sig. Teloni a nome mio ch’io pure ho desiderato d’appartenere all’Istituto dei
Padri Gesuiti, ma Dio mi ha in quella vece adoperato in altro modo, e lo
benedico, quantunque n’abbia sempre sentito desiderio ».
Aggiunse poi questo: « Credo che Monsignore Teloni non sia chiamato,
perché il combattimento presente prova che Dio lo dispensa dal legarsi ai Padri
Gesuiti, ma vuole servirsene per qualche altra cosa ».
Ascoltai questo discorso, come lo
Spirito Santo mi parlasse; - 41 -
indi lo pregai di volermi dare
l’ubbidienza, se la credeva adattata, d’ottenerle il giorno di S. Dorotea, per
mezzo della Santa, dal buon Gesù la tranquillità del cuore ed una vera
persuasione d’operare per la sua gloria, senz’altro volere che quello di
santificarsi cooperando alla santificazione delle anime.
Gesù grida dalla sua Croce che ha
sete, e vedeva da tutta l’eternità ch’Ella prontamente tolto gli avrebbe la
bevanda crudele, per apprestargli quella che dall’amorosissimo suo cuore era
desiderata.
Si tolga pure l’aceto ed il fiele al
buon Gesù, e per mezzo dei disprezzi vinca gli ostacoli tutti, che il demonio
suscita, onde non si effettui l’Istituto delle Suore,2 le quali, assistite dalla carità del generoso Amante crocefisso,
porranno in opera ogni studio per inviare al cielo le innocenti, e le traviate
toglier dalla strada della perdizione, facendo conoscere alle infelici il caro
Bene, acciò possano poi amarlo con tutta l’anima sua. Tolga adunque dal cuor
suo i timori e vinca ogni umano riguardo!
Non v’ha dubbio, anzi lo credo
necessario che le opere di Dio abbiano a trovare degli ostacoli; ciò è
utilissimo anche per gli stessi cooperatori nel bene. Trovansi dessi obbligati
a ricorrere più frequente a Dio, diffidano più di se stessi e nulla omettano di
quanto abbisogna per ottenere dal caro Amore la benedizione tanto importante.
Ringraziamolo questo industrioso
Amante, che tanti e tali modi sa trovare per essere sempre più amato.
Ella non cessi, per carità, di
pregarlo, affine altro io non desideri che di consumarmi per Lui.
Ieri sera qui giunse inaspettatamente
il nostro zelantissimo - 42 -
Fondatore, il quale subito mi chiese della
Sig.ria V.ra R.ma.
Ha goduto anch’esso sentire che per Pasqua possano essere in Roma le Suore.
Egli si trattiene tra noi fino al
giorno 13.3 Sia benedetto e
ringraziato il Signore anche di questo!
Non omisi quanto Ella ha desiderato
colla poetessa;4 spero di
poterlo presto fare anche in persona.
Mi farà somma grazia ricordarmi a
quelle persone che altra volta le nominai, acciò non mi dimentichino presso Dio
Signore.
Le bacio rispettosa la sacra mano, e la prego di benedirmi
Umilissima
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 3 Febbraio 1841
A Monsignore Reverendissimo
Il
R.mo Monsignore Teloni
Roma
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