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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 464
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464

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto R.do Padre,1

Prima d’ora le avrei scritto, per compiere un ben dovuto dovere con Lei, pel regalo che mi ha fatto di qui trattenersi un poco, ma tosto ch’Ella fu partita, altro piccolo male mi sopraggiunse, per cui tra le molte occupazioni e la poca lena ho differito tanto.

Le dirò adunque non aver io potuto esaurire le incombenze ch’Ella mi diede, ma tra poco spero di poterle dar nuove.

Il Sig. D. Luigi Salvadori, che ha accompagnato la nipote sua ed anche la mia Mariettina,2 restò edificato dell’Istituto.

Egli si è qui trovato quei giorni che avevamo l’Esposizione. Io gli ho dato le Regole, parlandogli della facilità d’instituire in Mori una Casa figliale.

La Mariettina è quella colomba di sempre ed ha un ingegno superiore ad ogni aspettazione. Ella starebbe qui volontieri, ma il fratello3 e la mamma4 vogliono che al compiere del mese ritorni in famiglia.5 Ciò verrà fatto, per non recar a loro dispiaceri.

Ieri, giorno 23, è giunta una delle Oliva,6 non avendo


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potuto tutte due ottenere l’assenso materno. Quella, ch’è venuta, è la più tarda.

Io devo confessarle che, vedendola, mi sono sentita interiormente venir meno, perché subito mi si è presentata la fatica che dovrò sostenere per lavorarla.

Questa settimana attendo altra da Cembra. Voglia il Signore concedere a loro ed a me lo spirito che abbisogniamo.

Mi ricordi, per carità al Signore ed anche al R.mo Sig. Parroco della Maddalena.7

Piena di rispetto le bacio la sacra mano, pregandola di benedirmi

Umilissima Dev.ma Obbl.ma Figlia

                                 Suor Maria Rachele Guardini

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia li 24 Febbraio 1841

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi

Missionario ApostolicoBergamo8




1 ASDR, reg. II, pp. 21-22.



2 Carlotta Zampolli e Maria Guardini: cf. lett. nn. 448, 451, 461, 463.



3 Illuminato.



4 Domenica.



5 Cf. lett. n. 463.



6 Dopo 3 giorni fu dimessa: cf. lett. nn. 466, 468.



7 Don Giuseppe Monari.



8  Forse nella trascrizione della lettera è incorso un errore. Riteniamo che invece di Bergamo si debba leggere Bologna, ove don Luca trovavasi in quel tempo (cf. lett. n. 457). Il 19-2-1841 egli scrive da Bologna (cf. P. Guerrini, Le Dorotee di Brescia, cit., lett. n. 21, p. 49). Inoltre la parrocchia della Maddalena, cui si accenna, era a Bologna. Il priore don Giuseppe Monari, il 19-2-1841, scrive al card. Carlo Oppizzoni arciv. di Bologna: «Spargendo in questi 4 giorni in mia Chiesa la preziosa semente della divina Parola con quello zelo e bravura, che tanto lo distingue, il Nobil.mo Conte D. Luca Passi, lo scrivente U.mo Servo D.mo ed Ubb.mo dell’E.V.R.ma implora per questi stessi quattro giorni di sua dimora al lodato Egregio Predicatore la facoltà di poter udire le confessioni caso occorresse e di assolvere dai casi riservati della Diocesi ». Sulla lettera del Monari il cardinale scrisse di suo pugno: « Di buon grado accordiamo al piissimo Sig. Conte la facoltà di predicare e di confessare assolvendo anche dai casi a noi riservati »: AGAB, Canc. Eccl., cartone 264, a. 1841, tit. , fasc. 4.






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