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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore
R.mo,1
Avevo determinato di scriverle subito
che ritornata fossi dalla visita di sua Altezza,2 ma dispose il buon Gesù diversamente.
Il giorno 3 fummo adunque ad
adempiere un dovere con Sua Altezza il Viceré per
essersi adoperato perché ottenessimo la sovrana approvazione.3
Egli ci accolse con benignità e ci
chiese conto minutamente dell’interno dell’Istituto nonché dell’opera esterna,
indi ci ha ringraziato per avergli recato nuove tanto al suo cuore piacenti.
Mi ha dimandato anche del Sig. Co. D.
Luca, e gli ho potuto dire che ora trovasi a Forlì,4 ma che, compiuta la - 75 -
Quaresima, tornerà
a Bologna, dove vi sono delle disposizioni per un’altra Casa di Suore.5
Ecco quanto volevo narrare alla
Sig.ria V.ra il giorno 3, ma giunta
all’Istituto dovetti pormi a letto (per motivo del gran calore della stufa,
ch’era nell’anticamera del Viceré), incapace di più muovermi; anzi
un’ardentissima febbre mi colse, per cui la notte stessa mi si dovettero
applicare le mignatte alla gola, attesoché non potevo inghiottire neppure
l’acqua. Si rinnovarono queste 4 volte, aggiungendovi un’emissione di sangue.
Ora sto meglio, ma scrivo dal letto.
Ho dato ordine pel Rosario, onde
suffragare la giovanetta, e venne tosto eseguito.6
Mi consola che la Taverna faccia
bene, e prego il buon - 76 -
Gesù a concederle tutto quello che le
abbisogna, onde adempia ai suoi doveri.
Favorisca presentarmi doverosa alla
mia buona Madre;7 mi saluti
le mie Sorelle, e piena di rispetto Le bacio la sacra mano, pregandola della
carità di benedirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva ed indegna Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 9 Marzo 1841
A Monsignore Reverendissimo
Il
R.mo Monsignore Antonio Farina
Vicenza
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