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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 481
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Monsignore Rev.mo,1

Piena di gratitudine per la carità usataci in farci tenere il prezioso Breve, il quale giunse al momento desiderato, per cui abbiamo potuto aver la consolazione di adempiere al Precetto Pasquale nel memorando giorno nel quale Gesù imbandì questo banchetto reale, dove mostrò l’eccesso dell’amor suo: nel felice istante che l’anima mia era unita al Divino Amante, considerando la finezza dell’amore, avrebbe voluto che tutti i cuori delle creature uniti fossero ai cori angelici, per ringraziare, lodare ed amare l’infinito Benefattore.

Ah! perché non ci è concesso di vederlo da tutti amato? Potessimo almeno amarlo com’Egli merita! Ma giacché disposizione suprema ci priva d’effettuare i vivi desideri che l’anima sente, cerchiamo di amarlo a costo della nostra vita, tenendoci fortunati quando potremo soffrire qualche cosa per promuovere ed accrescergli la gloria.

Io credo ch’Ella siasi a me presentata il primo dopo Sua Santità. Approfittai del momento favorevole, per presentarla a Dio, e l’ho pregato acciò tanto l’infiammi del santo amore che lasci cader per ogni dove scintille atte ad accendere gli altri cuori.

Nell’istante ch’io scrivo questa mia, parmi vederla ricordare con affetto le pene dell’eccelsa Donna, nostra Amorosissima Madre.

Voglia la carità sua ottenermi che una parte di quelle pene


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feriscano il mio cuore, ed allora terrommi sicura di camminare rettamente nella via che alla vita conduce.

Oh bella parola! si faccia la volontà di Dio. Sì, questa basta per saziare l’anima, e rendersi con ciò contenta di tutto. Ripetiamola spesso, ma più quando qualche pensiero tristo ci assale, dimandiamo alla nostra anima: che cerchi? ed essa col lume della fede ci risponderà: tranquillizzati e fa la volontà di Dio. Oh! amabilissima volontà, tu sola mi basti.

Ho sentito con piacere che la casa per le Suore sia in pronto.2 Ho goduto anche intendere la venuta costì del M. R.do D. Sturla.3 Per quanto scorgo dalle sue lettere, egli è un’anima molto amante del buon Gesù.

La ringrazio della bella nuova che mi ha data riguardante il Breve di lode, che l’amantissimo e Santissimo Padre scriverà sulla Pia Opera.4 Riconosco in questa un


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nuovo favore che ci fa Iddio, e Lo prego concedermi la necessaria corrispondenza ai molti benefizi che tutto  ci dona.

Raccomando alla di Lei bontà gli altri Brevi. Amerei, se fosse possibile, avere anche nel Sabato Santo la S. Messa. Nel chiedere per la notte del Santo Natale, la prego procurarci anche la S.ta Comunione.

Tutte le mie figlie la vogliono riverita e mi pressano perché le dica della Medaglia.5

La prima volta che io vedrò la poetessa,6 eseguirò la sua commissione.

Bacio alla Sig.ria V.ra R.ma la sacra mano, pregandola di ricordarmi a Dio e, presentandogliene l’occasione, ricordarmi a quelle persone che nell’altra mia nominai, particolarmente baciando al Santo Padre il Piede

 

                                                           di Lei
  Umilissima Dev.ma Obbl.ma Serva

                                 Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia li 9 Aprile 1841

 

Al Reverendissimo Monsignor Teloni
Roma




1 ASDR, reg. II, pp. 36-37.



2 Cf. lett. n. 511, nota 6.



3 Luigi.



4 S. Congregazione dei Vescovi e Regolari. Dubbio: « Se e come convenga lodare, e approvare la pia opera di S. Dorotea, e se l’approvazione si debba estendere ancora ai regolamenti? ».

In Cong. generali Em.morum ac Rev.morum S.R.E. Cardinalium S. Congregationis Negotiis ac Consultationibus Episcoporum et Regularium praepositae habita die 26 Martii 1841 in Palatio Ap.lico Vaticano, referente Em.mo Mai, Em.mi Patres rescripserunt: affirmative ad primam partem, et pium opus esse laudandum verbis amplissimis, si SS.mo D.no placuerit, per Epistolam in forma Brevis duobus Sacerdotibus Passi directam; addito eos ob excogitatum pium opus, bene de Religione, et publicis moribus meritos esse; et vehementer optandum, quod idem pium opus, Deo opitulante, augeatur et perficiatur.

F. Archiepiscopus Tharsensis secr.us

Et facta de praemissis relatione SS.mo D.N. Gregorio PP. XVI in audientia habita ab infrascripto Sub.-Secr. die 2 Aprilis 1841, S.S. resolutionem S.C. in omnibus approbavit, et confirmavit.

A. Bizzarri Sub.-Secr.us (ACIVCSVA).

Il Breve Inter praecipuas curas ha la data del 19-5-1841. Fu subito stampato in varie città: Venezia 1841, Tip. Merlo; Roma 1841, Tip. di Propaganda Fide; Genova 1841, Tip. Ferrando, ecc. Fu pure riportato in tutte le edizioni del Manuale della Pia Opera.



5 Cf. lett. nn. 511, 547.



6 Anna Marovich: cf. lett. n. 454.






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