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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore
Rev.mo,1
Piena di gratitudine per la carità usataci
in farci tenere il prezioso Breve, il quale giunse al momento desiderato, per
cui abbiamo potuto aver la consolazione di adempiere al Precetto Pasquale nel
memorando giorno nel quale Gesù imbandì questo banchetto reale, dove mostrò
l’eccesso dell’amor suo: nel felice istante che l’anima mia era unita al Divino
Amante, considerando la finezza dell’amore, avrebbe voluto che tutti i cuori
delle creature uniti fossero ai cori angelici, per ringraziare, lodare ed amare
l’infinito Benefattore.
Ah! perché non ci è concesso di
vederlo da tutti amato? Potessimo almeno amarlo com’Egli merita! Ma giacché
disposizione suprema ci priva d’effettuare i vivi desideri che l’anima sente,
cerchiamo di amarlo a costo della nostra vita, tenendoci fortunati quando potremo
soffrire qualche cosa per promuovere ed accrescergli la gloria.
Io credo ch’Ella siasi a me
presentata il primo dopo Sua Santità. Approfittai del momento favorevole, per
presentarla a Dio, e l’ho pregato acciò tanto l’infiammi del santo amore che
lasci cader per ogni dove scintille atte ad accendere gli altri cuori.
Nell’istante ch’io scrivo questa mia,
parmi vederla ricordare con affetto le pene dell’eccelsa Donna, nostra
Amorosissima Madre.
Voglia la carità sua ottenermi che
una parte di quelle pene - 100 -
feriscano il mio cuore, ed allora terrommi
sicura di camminare rettamente nella via che alla vita conduce.
Oh bella parola! si faccia la volontà
di Dio. Sì, questa basta per saziare l’anima, e rendersi con ciò contenta di
tutto. Ripetiamola spesso, ma più quando qualche pensiero tristo ci assale,
dimandiamo alla nostra anima: che cerchi? ed essa col lume della fede ci
risponderà: tranquillizzati e fa la volontà di Dio. Oh! amabilissima volontà,
tu sola mi basti.
Ho sentito con piacere che la casa
per le Suore sia in pronto.2 Ho goduto anche intendere la venuta costì
del M. R.do D. Sturla.3 Per quanto scorgo
dalle sue lettere, egli è un’anima molto amante del buon Gesù.
La ringrazio della bella nuova che mi ha
data riguardante il Breve di lode, che l’amantissimo e Santissimo Padre scriverà
sulla Pia Opera.4 Riconosco in questa un - 101 -
nuovo favore che ci
fa Iddio, e Lo prego concedermi la necessaria corrispondenza ai molti benefizi che tutto dì
ci dona.
Raccomando alla di Lei bontà gli
altri Brevi. Amerei, se fosse possibile, avere anche nel Sabato Santo la S.
Messa. Nel chiedere per la notte del Santo Natale, la prego procurarci anche la
S.ta Comunione.
Tutte le mie figlie la vogliono riverita
e mi pressano perché le dica della Medaglia.5
La prima volta che io vedrò la
poetessa,6 eseguirò la sua commissione.
Bacio alla
Sig.ria V.ra R.ma
la sacra mano, pregandola di ricordarmi a Dio e, presentandogliene l’occasione,
ricordarmi a quelle persone che nell’altra mia nominai, particolarmente
baciando al Santo Padre il Piede
di
Lei
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 9 Aprile 1841
Al
Reverendissimo Monsignor Teloni
Roma
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