3 Vi è discordanza sulla data di nascita. Francesco Schröder
indica il 25-3-1790: cf. Repertorio
genealogico delle famiglie confermate
nobili e dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete…, vol. I,
Venezia 1830, Tipografia di Alvisopoli, p. 79. Nel «Registro Morti» (1827
– agosto 1849) della parrocchia di S. Nicola da Tolentino, p. 163, n. 19, si
dice che il Barbaro, alla sua morte (19-3-1837), aveva circa 44 anni; quindi
sarebbe nato nel 1793. La stessa notizia ricorre in «Gazzetta Privilegiata di Venezia»,
1837, n. 68, 23 marzo. Nella dichiarazione fatta dal padre il 12-6-1791, si
trova la data 5-6-1791: cf. «Libro
d’oro dei veri titolati», ASV. La
stessa data si deduce dal fascicolo per la promozione agli Ordini maggiori, ove
risulta che il Barbaro, nel 1818, aveva 27 anni (ACVT). Parimenti dal fascicolo
riguardante il suo tentativo di ingresso nell’Ordine dei Cappuccini appare che
nel febbraio-marzo 1827 egli aveva 36 anni: cf. ASV, Governo, 1825/29, 3/6,
busta 3082, prot. nn. 4268, 8004.
Il
Barbaro, con il testamento dell’11-5-1836 (ASDR), lasciò i suoi stabili alle
Figlie dell’Addolorata: «Le
sud.e Case sempre dovranno essere a favore dell’Istituto, e
se per qualunque titolo o legge, od altro più non sussistesse, o non
rimanessero più alcuna dell’attuali, dovranno essere a vantaggio di pia
istituzione, sotto anche altro titolo, o Religione sempre di Femminil sesso
secondo quello crederà l’attuale Patriarca, il quale procurerà di stare secondo
le regole stabilite, o ridurlo a Religione, che se cessar dovesse affatto detto
Istituto, o Religione anderà detto Stabile a vantaggio della Parrocchia, e dei
poveri, ma si dovrà prima far di tutto perché sussista, sotto anche qualunque
titolo».
4 Cf. «Memorie
sull’Istituto di S. Dorotea in Venezia»,
cit., p. 3; cf. lettera del 4-11-1822 del p. Anton Angelo Cavanis al fratello
Marcantonio, in A.A. e M.A. Cavanis, Epistolario e
memorie 1779-1853, vol. II, Roma 1986, n. 215, p.
308.
In
un documento conservato nell’ASV si afferma che il conservatorio, fondato a Treviso nel 1821, «indi fu trasportato […] in Venezia fino
dal dì 4 9bre 1822, e fu aperto il primo Maggio 1823 ai Tolentini».
5 Cf. «Memorie
sull’Istituto di S. Dorotea in Venezia», cit., p. 3; F. Sartori, Vita del Conte Cavaliere Don Luca Passi,
cit., pp. 104-105.
6 «Admittitur.
Mantuae die 16 maii 1837, J. B. Bellè Ep.»,
Tip. Elmucci, pp. 4, form. cm. 16 × 8,5.
7 Pia Opera di
S. Raffaele da introdursi nelle città, e campagne per riformare il costume ed
educare cristianamente i fanciulli in ispecie poveri e abbandonati, Tip. del Pio
Istituto in S. Barnaba. Nel 1831 fu stampato a Genova dalla Tipografia Y.
Gravier.
L’Opera
di S. Raffaele perseguiva nel campo maschile, con strutture e metodi simili, le
stesse finalità dell’Opera di S. Dorotea per le ragazze. Cf. Metodo di vita cristiana pei fanciulli
ascritti alla Pia Opera di S. Raffaele Arcangelo, Venezia, Tip. di
G.B. Merlo, 1832, f. 1, form. cm. 28,5 × 22; Istruzione pei regolatori ed assistenti
della Pia Opera di San Raffaele Arcangelo, Venezia, Tip. di
G.B. Merlo, 1832, f. 1, form. cm. 28,5 × 22. L’Opera
si diffuse in molte città, ma non raggiunse lo sviluppo dell’Opera di S.
Dorotea.
8 Maddalena di
Canossa il 30-6-1830 comunicò alla superiora di Bergamo, Domenica Faccioli: «Dite pure al sig. conte Luca, quando lo
vedete, che anche a Venezia l’opera di S. Dorotea, si incammina bene»: Maddalena di Canossa, Lettere a
Domenica Faccioli, Arti Grafiche Città di Castello 1972, lett. n. 148, p.
281.
9 Nel 1832 mentre don Luca predicava a Venezia
nella parrocchia di S. Cassiano, il patriarca Monico, riconoscendo
nella Pia Opera «una nuova maniera di
morale educazione, facile, universale, adattabile ad ogni paese», con una circolare del 26 marzo ne
raccomandò «l’incominciamento» a tutti i parroci della città e diocesi.
Molti aderirono all’invito. Nel 1834 operavano in Venezia 14 compagnie con 197
drappelli e 2447 fanciulle: cf. Pia Opera
di Santa Dorotea stabilita nella R. Città di Venezia, 1834, cit.
L’11-8-1838
mons. Balbi, scrivendo al Farina, accenna alle difficoltà che la Pia Opera
incontrava in Venezia: cf. doc. n. 9.
10 Cf. «Memorie sull’Istituto di S. Dorotea in
Venezia», cit., p. 4.
11 Cf. i prospetti delle compagnie dell’Opera di S.
Dorotea e dell’Opera di S. Raffaele nella parrocchia di S. Nicola da Tolentino,
mss., 1832 (ACPV); Pia Opera di Santa
Dorotea, Venezia 1834, cit., [pp. 3, 7].
12 «Sarà cosa
molto commendabile se le Sorelle si avviseranno a vicenda, e con carità, e
prudenza dei loro difetti, e se ciascuna a tale effetto si eleggerà alcuna
della Compagnia in carattere di sua amorevole corretrice. La correzione poi la
ricevano con umiltà, e con sentimenti di vera riconoscenza»: «Regole
Generali pel Conservatorio delle figlie di Maria Ss. Addolorata», cit., parte seconda, n. 9.
|