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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Rev.do Padre,1
Quando le sorelle Roberti2 dissero di averla da poco
veduta, me ne stetti tacita guardandole, quasi credendo che sognassero. Raccontatami
poi la cagione di questa sua nuova gita in famiglia,3 ho ammirato la di
Lei carità ed ho eccitato le mie figlie a sempre più impegnarsi con fervore
nell’Opera benedetta.
Io pure ho sentito un gran desiderio
di portarmi a ossequiare l’eccelsa Imperatrice4 a
Treviso, ma Monsignor nostro Superiore5 non
lo credette opportuno.
Mi sono però fatta coraggio ed ho
scritto a Sua Altezza il Viceré,6 pregandolo di ricordare alla piissima
Protettrice il povero nostro Istituto.
Le do la consolante nuova che
Monsignor Farina di Vicenza ha ottenuto di presentarsi alla carrozza, dalla
quale gli fu consegnato un regalo di 1000 fiorini. Sono proprio contenta ed
avrei più goduto, se fossero stati di più.
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La presenza delle sorelle
Roberti mi è piaciuta, ma non so come si andrà di salute. Io la prego, caro
Padre, nelle accettazioni sia cauto. Riguardo alla Cola,7 ho
parlato con Monsignore, il quale meco si unisce a dirle che l’Istituto non può
far diminuzione per i sei mesi. Esso è di troppo aggravato ed ha poche risorse.
Lasci pure sentire alla stessa, come
altra volta gliel’ho scritto, che deve pel suo venire provvedersi di quello che
abbisogna per la stanza, nonché pagare per 6 mesi un’austriaca al giorno, ed al
compiere di questi essere provveduta della necessaria biancheria ed anche di
quello che abbisognerà per vestire l’abito delle Suore.
S’io sarò dal Signore presto
chiamata, non voglio lasciar imbarazzate quelle che restano. Se l’Istituto
avesse mezzi, volontieri indulgenterei, ma qui si lavora giorno e notte, dando
al corpo quel solo che può bastare perché non cada, eppure ho spesso forti
dolori di capo. Siane ringraziato il buon Gesù, che così dispose di me.
Lascio per non attediarla, pregandola
di ricordarmi a Dio e di tutte benedirci
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Aff.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 7 Maggio 1841
P.S. La Signora Antonia Venoni8 amerebbe sapere se Ella ha ricevuto riscontro dal
Torricelli.9 La stessa è disposta di - 136 -
far un istrumento,
onde assegnare quello che può bastare al mantenimento per due Suore Maestre;
ben inteso quando il suo Confessore di Lugano10 glielo permetta;
per cui ritirandosi la Venoni quando fosse incominciato l’Istituto, resta
stabilito quello fatto nel contratto.
Al Molto Reverendo Signore
Il
Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi
Modena11
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