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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Mia Dilettissima,1
Nel corso dei Santi Esercizi io ho
pregato giornalmente il Signore, acciò discendesse col suo Santo Spirito sopra
le riunite e tutte tutte le infiammasse della sua carità.
Ora vi veggo ritornata dalla solinga
cella, e spero portante con voi i grati frutti d’amore.
Non vi sia discaro usare della virtù
[della] liberalità; donate, per carità, alla povera mia anima quella parte che
voi credete adattata.
Godo che il Molto
R.do Padre Angeli2
vi abbia concessa la giornaliera conversazione; ma io vi prego dirgli che vasto
è il soggiorno dell’amore, per cui desidero ch’egli pure con voi colà
riposi.3
Sì, è buono che preferiate lo
starvene ai suoi piedi, affine di non gustare in questo esilio le dolcezze
della vita beata, ma credo però utilissimo concedere alla debolezza umana
un’ora di riposo nel Costato dell’amabilissimo Gesù. Quivi trova il soave
liquore, atto a rinvigorirla ed a disporla per l’adempimento dei divini voleri.
Procurate di rendere numerosa la
conversazione, così le molte voci unite piegheranno più facilmente il Cuore del
buon Gesù.
Il giorno che voi riceverete questa
mia, credo sarà il primo - 144 -
della novena del gran Neri.4 Pregate
il Santo, acciò mi ottenga da Dio questa grazia che l’anima mia tutta tutta si
consumi per Lui.
Ricordatemi con affetto a tutti di
vostra famiglia ed a chi voi credete, particolarmente presentatemi con rispetto
al Molto R.do sunnominato ed al Sig. Pannoncini,5
pregandoli di ricordarmi al buon Gesù
la Vostra
Aff.ma nel Signore Sorella
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 14 Maggio 1841
Alla Stimatissima Signora
La
Sig.ra Giovanna Larcher
Trento
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