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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto R.do Padre,1
Ella mi ha lasciato molto sospirare
anche questa volta le sue nuove. Sia ringraziato il Signore per tutte le
benedizioni, che continuamente sparge su di Lei!
Dalla Sig.ra
Fadini non ho ancor avuto niente; attenderò qualche giorno, indi scriverò al
Molto R.do Padre Taeri, acciò non succeda come l’elemosina
del Sig. C. Ferdinando Cavalli.2
La Sig.ra Venoni
amerebbe ch’Ella scrivesse al Sig. Canonico Torricelli, affine possa lo stesso
far entrare nell’opinione il Sig. Canonico Anastasi.3
Dalla Sig.ra
Lacchini non ho ricevuto lettera, ma il Signor Co. D. Marco mi ha fatto tenere
quel sonetto dedicato alla stessa.4 Oh com’è bello!
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La ringrazio delle continue
preghiere, che per sua bontà invia al Signore in mio vantaggio. L’assicuro
ch’io ne sento l’effetto; non cessi per carità.
Ho lasciato sentire a
Monsignore,5 quello ch’Ella desidera, cioè che sana io sia. Egli si è
messo a ridere, significandomi essere questo pure il suo volere.
Riguardo alla visita in Vicenza,
Monsignore sta meco, e siamo persuasi di no; mi riservo addurre il motivo,
quand’Ella ci consolerà colla sua presenza.
Noi preghiamo Dio, acciò benedica
cotesta fondazione, che stanno per erigere.6
Forse costì non vi saranno bisogni
tanto pressanti; ma Venezia, oh Dio! mi contenterei di morire tante volte
quante sono le persone che vivono così dimenticate della propria salute. Oh
come sarei felice, se con questo mezzo si potesse far loro conoscere l’errore
in cui si trovano!
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Dio è da pochi amato. Oh
cecità! Preghi Ella, perché lo Spirito Santo discenda sopra di tutti, per cui,
accesi della santa carità, lo amino davvero.
La casa, che dovevamo acquistare, è stata
levata da un negoziante all’asta. Venuto di ciò in cognizione, Monsignore si è
maneggiato ed ha ottenuto la cessione; ed il Sig. Bressanini7 s’acquista il merito,
imprestandoci il denaro per pagarla.
Il valore sarà di
A.L. 1.500; mi sono impegnata di fare la restituzione
dentro il presente anno. Spero che il buon Gesù non permetterà ch’io manchi,
essendomi consigliata con Lui prima di promettere.
La prego d’imprimere per me un bacio
sul piede di Sua Santità,8 e mi ottenga la santa benedizione.
Abbia la bontà d’interessarsi, perché
possiamo avere i privilegi. Oh quanta fame sento di quello del Santo Natale!
Con la Messa9 mi raccomando
che siavi anche la S.ta Comunione per tutte quelle che si
trovano qui riunite.
Mi presenti doverosa a Monsignor
Teloni ed a quelle - 157 -
persone che ho avuto il piacere di conoscere. Il
primo, io spero, avrà consegnato a Lei la medaglia coll’indulgenza.10
Il nostro Superiore, quantunque sia
caldo, ci onora spesso di sua presenza. Egli è stato eletto Vicario Generale.
Nell’atto che mi ha benedetta, gli ho fatto il complimento, così dicendogli: Tu
che eletto Vicario del Primate sei, più degli altri umile e dotto esser dei.
Lascio, baciandole la sacra mano,
pregandola della carità di tutte benedirci
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Aff.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 23 Maggio 1841
Al Molto R.do Signore
Il
Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi
Roma
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