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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Signore,1
Nella speranza che la cara sua figlia
Teresa dovesse nel prossimo giugno sostenere gli esami qual maestra di seconda
Classe Elementare, ho protratto ad annunciarle l’obbligo ch’Ella ha incontrato
per la stessa, nell’atto in cui io la ricevei qual figlia di questo Istituto;
ma ora ch’è vicino il tempo, la trovo incapace di esporsi, per il che dovrà
continuare a studiare fino al settembre, assicurandola che io mi contenterò se
ciò potrà bastare.
La poverina studia con impegno, a
tutte le ore, affine di prontamente progredire, ma piace al buon Gesù volerla
far meritare colla difficoltà che sente di apprendere. Ciò serve per provare
anch’io della pena, la quale vienmi poi risarcita dai suoi buoni diportamenti.
Sono persuasa che troverà giusta
questa mia dimanda, quand’Ella esaminerà la carta qui fatta in data del dì 6
febbraio 1840.
Resta poi Ella in libertà di fare
quello che più le piace, cioè manifestare all’ufficio del Lavis quanto darà per
la figlia, oppure tenere nota del denaro, calcolandolo nell’asse ch’Ella è in
proprietà di lasciare, secondo la buona sua coscienza, all’Istituto per la
figlia, onde diritto non abbia di far ricerche alla famiglia.
Favorisca presentarmi doverosa al
R.mo Sig. Parroco,2 e - 161 -
lo preghi di
ricevere coi miei gli ossequi delle sue parrocchiane, le quali fanno tanto
credito al suo buon Pastore.
Mi saluti la sua famiglia ed anche
quella della Micheli,3 e la maestra Casagrande.4
Umilissima
pronta per servirla
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 25 Maggio 1841
All’Ornatissimo Signore
Il Sig. Salvatore Nicolodi
Trento per Cembra
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