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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Eminentissimo Patriarca,1
Oh com’è buono Iddio! Egli è proprio
vero che chi mette in Lui la sua confidenza non rimane deluso!
Dopo l’unione di S. Polo,2 la
quale è stata fioritissima, ed infervorate ho trovate le Cooperatrici, mi sono
trattenuta fuori dell’Istituto fino a questo punto, ond’esaurire altre opere di
carità; quando ritornata in questo momento ho letto la qui acclusa. Non
ispiaccia all’Eminenza Vostra ch’io le rechi il disturbo di leggerla, onde meco
esaltare la provvida misericordia vegliatrice,3 accertandola in pari
tempo che io doppiamente benedico il buon Gesù, persuasa che il poter omettere
la cerca, che aveva stabilita l’ottimo nostro Fondatore, il quale per il primo
si offriva ad assisterci con bella somma per la Casa,4 gioverà molto
all’accrescimento dell’opera, e perciò alla gloria del buon Gesù.
Ella perdoni la mia libertà, ma siami concesso, benché
indegnissima figlia, di recare questo piacere al tenero paterno suo cuore, che
giornalmente presentiamo a Dio Signore.
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Tutte le mie figlie e
sorelle meco si uniscono a baciarle il Sacro Anello e, prostrate ai suoi Piedi,
chiediamo riverenti la santa benedizione
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 29 Luglio 1841
A Sua Eminenza
L’Eminentissimo Cardinale Jacopo Monico
Patriarca di Venezia
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