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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Carissima Mamma,1
Veramente ho motivo di vergognarmi
per aver lasciato scorrere tanto tempo senza riscontrare la carissima vostra
lettera.
Voi conoscete la vostra Rachele,
perciò spero non avrete dubitato del mio cuore. Io fui per un poco assente
dall’Istituto, per motivo di carità,2 e ritornata venni tosto attaccata
da un impetuoso male,3 che per poco sì, ma lasciò temere della mia
vita.
Oggi è il primo giorno ch’io mi alzo.
Voglio questo primo istante donarlo alla mia cara Mamma, la quale spero
continuerà a star bene, godendo essere con tanto cuore assistita dal suo caro
figlio.4
Anche la Marietta, mi lusingo,
seguirà il suo metodo di vita; bramerei però avanzasse un po’ più nello studio.
Il prossimo mese, l’Irene verrà in
Venezia, onde occupare un posto di Maestra in un Collegio.5
Voi, mia cara Mamma, non cessate di
pregarle da Dio le più abbondanti benedizioni, ed io vi prometto che tutto
quello potrò fare a vantaggio della stessa, non lo tralascerò, perché possiate
avere la consolazione di vederla una volta a ben stabilirsi nel pensier suo.
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Continuerei volontieri, ma
sentomi stanca, perciò conviene che vada a riposo. Rispettosa, vi bacio la mano
e vi prego di benedirmi e salutarmi tutti di famiglia e quelli che credete voi
la vostra Aff.ma
Amoros.ma figlia
Suor
Maria Rachele
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 17 Agosto 1841
All’Ornatissima Signora
La
Sig.ra Domenica Guardini
Riva di Trento
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