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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto
R.do Padre,1
Io spero ch’Ella abbia sentito mie nuove,
per mezzo del degnissimo suo fratello Sig. Co. D. Luca, avendogli spedito una
mia2 il giorno in cui
l’ultima pregiatissima sua mi giunse.
Io la ringrazio tanto per
l’espressione suggeritami di S. Martino.3 Questa il bon Pare4
me la fa spesso ripetere, ed ha goduto intendere che vengami pur raccomandata
dalla Sig.ria V.ra
R.da.
Oh! quanti motivi ho per ringraziare
il buon Gesù di questa nuova visita.5 Ho così esperimentato la forza di
quelle parole, che Egli disse, quando si allontanò dai suoi cari discepoli: vi
lascio la mia pace, ma quella pace che il mondo non sa dare.6
Oh! come bene s’avverano queste dolci
parole nei momenti che vuole provare le anime. Non è della creatura il dare
l’allegrezza nelle avversità, ma è ciò proprio l’opera dell’Onnipotente.
Ho veduto ben vicina la
morte,7 la quale avrei con tanto piacere abbracciata, se la cara àncora
dell’obbedienza me l’avesse conceduto.
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Rispettò essa questa virtù,
ma nel suo assentarsi mi lasciò un segno, qual attestato del suo presto venire.
Io ne godevo e stavo attendendola con compiacenza, benedicendo il buon Gesù,
che nuovo modo donato mi avesse, onde purificarmi e divenire qual bambina agli
occhi suoi. Caro erami l’andare ripetendo i dolcissimi nomi di Gesù e della mia
cara Mamma, ed ogni volta provava la mia anima un nuovo godimento, ma troppo
inondata sentivomi, per cui all’ottimo Monsignor Vicario cenno ho fatto, sopra
una carta, ed egli comandommi di chiedere al buon Gesù la favella, nonché la
salute.8
Godo che Donna Annetta stia
meglio.9 Abbiamo ringraziato il buon Gesù e continuamente viene da
noi pregato, per mezzo di S. Dorotea, onde sanata perfettamente sia dalla
malattia presente, ben contenta che il buon Gesù la visiti con altre, purché
non venga toccato l’intelletto.
Le sono molto tenuta pel pensiero che
si è dato per la stanza del Padre Predicatore.
Egli verrà posto in quella separata
dall’Istituto, fatta accomodare nella speranza di avere tra noi la povera Donna
Annetta.
Mi raccomando alla sua carità, perché
non restiamo imbrogliate pei Santi Esercizi, avendo stabilito il tempo che darò
la Casa in Padova d’intelligenza con Monsignor Vescovo10 di colà. Si farebbe proprio una cosa contraria
all’essere di Religiose, se mancassimo.
Dirolle pure che i fiorellini sono da
me continuati con diligenza.
L’Angelina è la più costante nel bene
tra le figlie. Godo - 261 -
però parteciparle che la Tonina Corticelli,
subito dopo il suo partire, è stata presa in casa della sua vecchia zia, la
quale quindici giorni dopo è venuta per ringraziarmi della diligenza usata in
formarla, e m’assicurava che non saprebbe cosa desiderare di più, aggiungendo
esser edificata della nipote.
Inoltre disse che tutto il giorno
ringraziava Iddio per la fortezza che mi dona. Ciò sia detto a sola sua gloria.
Mi ha pur pregata di riceverla, quando faremo i Santi Esercizi.
Molte altre cose avrei da
significarle, persuasa ch’Ella godrebbe per la bontà del suo cuore, ma sono
stanca. Conviene che lasci.
Rispettosa, le bacio la sua sacra
mano, pregandola presentarmi doverosa, quando ha l’occasione, a Monsignor
Vescovo11 di costì; e mi
riverisca il caritativo Sig. Carlo Manziana, la famiglia dei
Sig.ri Marini e le care sue nipoti,12 nonché
le R.de Madri Salesiane; insomma chi Ella crede, ma non
dimentichi il R.do Padre Taeri.13 Tutti preghi di
raccomandarmi al buon Gesù.
Il soggiorno delizioso del Costato
dolcissimo è vasto; faccia ch’entrino pure quanti Ella può introdurre. Anche le
Maddalene staranno quivi bene. Tutte le preghi della carità di non iscordarmi
nelle loro preghiere a Gesù
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea – Venezia
il dì 29 Agosto 1841
Al Molto R.do Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Marco Passi – Brescia
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