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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto R.do Padre,1
Io crederei veramente di mancare con
Lei, se lasciassi scorrere qualche momento senza significarle i desideri e le
benedizioni che il benigno nostro Patriarca chiama sopra l’Istituto e
sugl’Istitutori. A gloria di Dio adunque le trascrivo la lettera sua.2
Io spero che il suo viaggio sarà
stato buono e mi lusingo pure che Dio, infinita carità, la compenserà
largamente per tutto quello ch’Ella fa per la sua gloria e per noi.
Il buon Pare3 si è
trattenuto ancor un poco dopo il suo allontanamento ed ha voluto che gli
significassi di quai pensieri era occupata l’anima mia.
Con ischiettezza gli ho detto lo
sforzo che a me stessa facevo, onde rassegnarmi a governare fintantoché piacerà
al buon Gesù. Gli ho pure manifestato la molta mia miseria per questa parte.
Egli ha creduto bene di così
comandarmi che, con Santa Chiesa, preghi pel giorno d’oggi, senza violentarmi
pel dimani, aggiungendo che, non volendo e non cercando che Dio, Egli
m’assisterà, purché sempre obbedisca.
Vuole poi che io faccia la preghiera
dalla Paternità Vostra desiderata, cioè che chieda una salute forte, quantunque
dolce siami l’agire penando.
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Favorisca presentarmi
doverosa a tutti della rispettabile sua famiglia, ma in particolare coi
R.di fratelli Sacerdoti.4
Al Sig. Co. D. Marco dica ch’io
conserverogli il libro dell’arte di ben governare; così avrà motivo di venire a
Venezia.
La Marovich non è questa mattina
venuta, ma facilmente sarà tra noi dimani.5
Rispettosa, Le bacio sua sacra mano
ed ho l’onore di segnarmi
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma ed Aff.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 9 7bre 1841
Al Molto Rev.do Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Luca Passi
Bergamo
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