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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatissimo Signore,1
L’interesse, che Sua Eccellenza il
Gran Maggiordomo2 (al quale
favorirà presentarmi doverosa) prese perché accettata venisse in questo
Istituto la carissima sua Sorella,3 onora la persona sua.
Io ne godo e ringrazio il buon Gesù
che abbia voluto novellamente mostrarle quanti vantaggi godano le anime, che si
abbandonano nelle mani sue, attendendo dalla benefica provvidenza il compimento
desiato dei suoi desideri.
Devo poi assicurarla che io sono
sempre più edificata di Sua Eccellenza pei religiosissimi suoi sentimenti, ed
avrò per felice quel giorno che verrammi il contento di personalmente
conoscerlo.
Frattanto mi farò qualche volta dovere
di procurargli la consolazione di poter ragguagliare Sua Maestà l’eccelsa
Imperatrice4 del come
progredirà questo povero Istituto.
S’Ella crede, potrà significarle che
il giorno 8, festa della Natività di Maria Santissima, Sua Eminenza l’ottimo
Cardinale Patriarca ha visitato una delle Parrocchie foranee,5 ove
abbiamo l’istituzione Pia Opera, ed ha avuto il dolce conforto di vedere
accostarsi al Sacro Altare, per ricevere il Pane degli - 277 -
Angeli, 300
fanciulle, alle quali con eloquente unzione ha
parlato, quantunque si scorgesse che abbattuto trovavasi.
Sono sensibile alla perdita ch’Ella
ha fatto del carissimo suo Padre, ma il riflesso che si ricongiungeranno per
sempre colassù nel Cielo le serva d’alleviamento nella sua pena.
Riguardo adunque alla cara nostra
Teresa, Ella disporrà pel suo venire come troverà più conveniente.
Nulla ho detto nella lettera di Sua
Eccellenza riguardo al necessario pel suo entrare, persuasa ch’Ella ricordi
quello di cui l’anno scorso abbiamo parlato, però mi farà cosa cara
significarmi se ciò, che abbisogna per la stanza, dobbiamo provvederlo, oppure
se condurrà seco il bisogno.
Pel personale, fintantoché veste
l’abito, potrà servirsi di quelli che ha. Pel giornaliero mantenimento, nel
corso del Noviziato, Ella potrà disporre come le aggrada, cioè tanto
corrispondere anticipatamente che posticipatamente.
Io pure ho scritto a mio
cugino,6 ma non ho avuto risposta; forse sarà in campagna.
Lascio per non toglierle tempo, che
tanto bene sa impiegare. Pregola presentarmi, quando ha l’opportunità, doverosa
a Monsignore Bragato.
Piena di stima per Lei, ho l’onore di
segnarmi
Umilissima
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia
il dì 11 7bre 1841
All’Illustre
Signore – L’Illustre Sig. Tommaso Gar
Segretario
di Sua Eccellenza Co. Dietrichstein
Gran Maggiordomo di Sua Maestà l’Imperatrice a Vienna
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