- 297 -
583
Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Carissima,1
Prima d’ora mi sarei fatta dovere di
rispondere alla vostra lettera, ma l’essermi trovata per qualche tempo
obbligata a letto, causa fu del ritardo. Ora vi dirò quanto voi bramate sapere,
cioè la dote, necessaria per entrare nel nostro Istituto, ed anche le qualità
che si richiedono.
Prima di tutto ci vuole una grande
negazione della volontà e, per conseguenza, un’obbedienza pronta e cieca.
Ho anche determinato di non far
ricevimenti fintantoché non sieno istituite maestre approvate, o almeno capaci
di, tosto entrate, divenirne. All’abilità conviene uniscano prudenza e santa
disinvoltura, unita alla gravità necessaria in persone che consacrate sieno
allo Sposo Celeste.
Quando voi abbiate le suaccennate
qualità, le quali vi desidero, fate che il Molto R.do D.
Ferrari ne prenda impegno, ed egli
potrà dirvi la dote, nonché quanto abbisognavi per la mobiglia; ma ricordatevi
di portargli la presente, acciò possa decidere come conviene.
Pregate molto per me, particolarmente
in questi giorni che abbiamo i Santi Esercizi. Vi lascio ai piedi della Croce;
a quella stringetevi ed attendete da Dio quello ch’Egli vorrà.
La
Vostra nel Signore
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea – Venezia il dì 23 7bre 1841
Alla Stimatissima Signora – La
Sig.ra
|