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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Eminenza,1
La fortuna, che ho di godere del
patrocinio di Vostra Eminenza, fa che io usi ogni diligenza, onde non rendermi
di questa indegna, per cui metto in esercizio la sua bontà, annunciandole come
la funzione, da Monsignor Vicario2
in sua vece sostenuta, abbia avuto effetto; io non so però tacerle che la dolce
speranza di essere onorata da Vostra Eminenza il prossimo anno ha addolcito la
pena, che sentiva il mio cuore per esserne privato.
Monsignore ha cominciato la funzione
coll’accettazione di quattro giovani maestre,3 due delle quali sono
destinate per Padova.4
Indi ha celebrato la Santa Messa, ed
alla Comunione si legarono coi voti le quattro giovani suddette, e li
rinnovarono le Suore, eccettuata una che nel corso dell’anno non corrispose
tanto fedelmente, ma io spero nel mio Gesù (che ho tanto pregato anche questa
mattina per Vostra Eminenza) ch’ella si fortificherà, e potremo nel prossimo
anno esultare per aver riavuto la pecorella, che lassa si fermò nel suo corso.
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Compita la Santa Messa,
ascoltammo il Signore, che così ci ha parlato per bocca di Monsignore: «Ego
elegi vos […] ut fructus afferatis;
et fructus vester maneat».5
Oh bontà di Dio! eleggere una
creaturella ed innalzarla fino al grande onore di essere sua sposa! Io non so
pensare a sì tanto bene senza confondermi e dirgli più col cuore che colla
lingua: mio buon Dio! io non avrei mai potuto venire a voi, se non mi aveste
tirata, e non potrò continuare ad ascendere il gran Monte, se voi, bontà
infinita, non mi soccorrete.
Vostra Eminenza mi preghi, per
carità, l’accrescimento nel santo amore e la santa perseveranza.
Al più tardi, ci ha riunite onde
annunciarci le cariche, che io mi faccio dovere di significarle: Superiora la
misera scrivente; Maestra delle Novizie e prima Assistente Maria Rosa Sanfermo;
seconda Assistente Maria Luigia Roberti; Economa Maria Chiara Micheli;
Assistente alla Maestra delle Novizie Maria Giacinta Fabiani;6 Sacrestana e correttrice della
Superiora Maria Margherita Marzari.
In quest’occasione Monsignore ci ha
novellamente eccitate a condurre una vita irreprensibile.
Io spero che l’Eminenza Vostra si
degnerà di aggradire questo riverente tributo, che parte dal cuor mio.
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Ossequiosa, le bacio il
Sacro Anello nell’atto che ho l’onore di segnarmi
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma
Serva
ed indeg.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 28 7bre 1841
A Sua Eminenza
L’Eminentissimo
Cardinale Patriarca Jacopo Monico
Consigliere Intimo, ecc.
Venezia
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