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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore
Reverendissimo,1
Per mezzo della posta ho ricevuto le
pagelle di aggregazione al Cuore amabilissimo di Maria, per dimandare la conversione
dei peccatori. Ah, questa cara Madre non sa negare sue grazie a chi gliele
dimanda con cuore!
Le sono molto grata per la sua carità
e prego il mio Gesù a volerla ricompensare largamente.
Godo sommamente che l’Istituto delle
Suore2 costì fiorisca
bene. Qui pure Dio, infinita carità, lo benedice.
Ieri, giorno 28, Monsignor Balbi
nostro Superiore ha accettato quattro Sorelle maestre,3 che per la
prima volta si legarono coi santi Voti; e noi li rinnovammo.
Sabato,4 piacendo a Dio,
partirò con due Suore, affine [di]
mettere la semenza dell’Istituto nella città di Padova.
Vi sono pure delle ricerche in
Valcamonica5 e nella
Dalmazia,6 ma non è ancora stabilito il tempo che avranno effetto
queste fondazioni, abbisognando prima che gl’individui si formino.
Ricordo con tanto piacere l’interesse
ch’Ella sente per le suore di Santa Dorotea; così tengomi certa essere io pure
a Dio presentata nell’atto che offre la vittima di amore.
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Sperai di lasciare lo
scorso mese l’esilio. Fui assalita da una paralisi, che mi tolse per più di
ventiquattro ore la facoltà di pronunciare parola. Per vari giorni poi chiamavo
solo Gesù; sforzavami per dire Maria e, non potendo, sillabando pronunciavo
Mamma.
Io ero contenta di questa posizione,
ma è piaciuto al buon Gesù riavermi. Vuol Egli che agisca e non riposi.
La Marovich è stata che non è molto a
ritrovarmi. Al presente è un poco costipata. Della stessa è sortito dalla
stamperia il libretto sulle Riflessioni sopra
l’amor di Dio.7 Vien pur detto che verranno stampate le poesie. Conosco
che abuso di sua bontà colla mia prolissità, perciò la prego di non iscordarsi
al Sacro Altare; così quando bacia il piede a Sua Santità, voglia ricordarmi
anche allora. Vedendo il Signor Professore Baròla e la famiglia dell’ottimo Signor Marchese Lavradio,8 presenti
a loro miei rispetti. Alle Suore poi dica tante cose in mio nome
Umilissima
Obbligatissima Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea – Venezia
il dì 29 Settembre 1841
A
Monsignore Reverendissimo
Il Reverendissimo Monsignor Teloni
ferma in posta – Roma
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