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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatissimo Sig. Carlo,1
Oh quanto sono belle quelle immagini,
ed i libri, che Ella si è preso l’incomodo di spedirmi! Il pregiatissimo Sig.
Carlo trova sempre nuovi modi, per accrescere nel mio cuore le obbligazioni.
Desso non ha mai scordato la gratitudine per tutto quello che ha ricevuto, e
s’accresce intendendo quello che va facendo, perché aperta venga in cotesta sua
cara città una delle nostre Case.
Io veggo in Lei avverarsi ciò che
dice S. Vincenzo de’ Paoli che «quanto
più l’anima cresce nel santo amore, cresce nella stessa l’amore alle
umiliazioni ed ai patimenti».
Dio non guarda il materiale delle
azioni, ma la grandezza del cuore, con cui vengono operate. Perciò torna utile
che le opere del Signore soffrano indugi. Egli va perfezionandole per mezzo
della santa pazienza, e sa benissimo vegliare, acciò abbiano l’effetto
desiderato.
Oh bontà di Dio! Non si può pensare a
quell’Ignem veni mittere in terram, et
quid volo nisi ut accendatur?2
senza sentirsi vestire da quel fuoco, che facile rende ciò che impossibile
sembrava.
Giacché il Molto
R.do Padre Angelo Taeri favorisce di portarle questa mia,
lascerò ad esso il merito di raccontarle la nostra sacra funzione, avvenuta la
giornata del 28, solo le dirò di aver in quella desiderato l’ottimo Sig. Carlo
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e l’amabile sua nuora,3 alla quale favorirà dir
tante cose per me; alla sua piccola nipote poi dica che, quando verrò a
Brescia, mi ricorderò la Pua.4
Non mi dimentichi, la prego, nelle
fervorose sue orazioni; mi ottenga proprio dal buon Gesù la grazia di tutta,
tutta consumarmi per amor suo.
Le giovani, ch’Ella ha usato la
carità di accompagnare,5 stanno bene e ricordano spesso la carità da
Lei ricevuta.
Sabato partirò per Padova,6 e
resterò colà fino alla giornata del 16 del prossimo mese, onde iniziare due
giovani7 a seminare in quel
vasto campo.
Lascio per non abusare della sua
bontà, pregandola presentarmi rispettosa a Monsignor Vescovo8 di costì, ed a chi Ella crede.
Piena di stima, ho l’onore di
segnarmi
Umilissima
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il dì 30 Settembre 1841
Allo Stimatissimo Signore
Il Sig. Carlo Manziana – Brescia
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