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Viva il Cuor
di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Signore,1
Io spero che a quest’ora Ella avrà
inteso dal Molto Rev.do Padre Taeri quanto abbiamo
stabilito riguardo alla giovane Margherita Gavazzi, ma nell’incertezza che ciò
sia, mi faccio piacere di lasciarle sentire che il Rev.do
sunnominato ha parlato molto in favore della giovane, perciò se io non
abbisognassi pel ricevimento che della bontà, prontamente la riceverei, ma
essendovi molte ricerche pel nostro Istituto, trovomi nella necessità di vedere
che quelle, che sentono la vocazione di unirsi a noi, fornite sieno dello
spirito forte, e capaci presto si rendano di essere maestre approvate.
A tal fine ho incaricato il
R.do Taeri, acciò faccia un esame particolare alla giovane,
la quale trovata capace dello sviluppo intellettuale, per la bontà del suo
cuore verrà ricevuta, benché manchi del compimento della dote, e ciò alle
presenti condizioni. Primo, che la giovane al suo entrare sia provveduta di
quanto le è necessario pel personale, nonché biancheria per la tavola; indi sia
disposta di studiare, finché diventa capace di sostenere gli esami quale
maestra; giunto questo momento, sia dessa provveduta di quanto richiede la
vestizione, per la quale si spende meno che i mondani per una sposa terrena.
Per facilitarle adunque l’entrata,
così restammo d’accordo col Rev.do interessato che verrà
sostenuta col solo livello della dote nominata di 2000 e forse 2500
A.e, le quali, al - 330 -
momento della vestizione, desidero
sieno consegnate all’Istituto.
Succedendo poi, che Dio non lo
permetta, che la giovane non si trovasse contenta dell’Istituto, oppure lo
stesso di lei, corrisponderà, pel tempo in cui stette, una lira austriaca al
giorno, senza ulteriori incomodi.
Ella non mi dimentichi, per carità,
al Sacro Altare; disponga con le preghiere il Cuore di Gesù a versare sopra
questa miserabile le sue benedizioni.
Rispettosa, Le bacio la sacra mano, ed
ho l’onore di segnarmi
Umilissima
Dev.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 11 Ottobre 18412
Al Molto Reverendo Signore
Il Rev.do Sig. D. Giuseppe
Cerabotani
Lonato di Brescia
Da Padova, dove mi trovo, per mettere qualche
granello di semenza con due figlie, che qui resteranno; Ella potrà rispondermi
a Venezia, essendo incerta del tempo che ancora mi resterò in questa città.
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