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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Prima d’ora mi sarei fatta dovere di
significarle che io mi trovo da qualche giorno in Padova, onde dar moto
all’opera del Signore, ma ho sempre ritardato per darle qualche notizia più
certa.
Sappia la Sig.ria
Vostra Rev.da che Monsignor Arciprete Scarpa si è caricato
della direzione delle figlie, che qui lascerò.
Questa cosa mi consola molto, perché
trovo nel suaccennato un’anima grande, perciò Dio lo rende atto a far del gran
bene.
Mi sono presentata da vari Signori
Parrochi, i quali tutti entrano nell’opinione del buon risultato, ma la maggior
parte vorrebbero la scuola di carità.
Con questo fine sono stata
presentata, questa mattina, dal Signor Preposito di Ognissanti2 a Monsignor Vescovo,3 e
gli ho fatto osservare che l’Istituzione Pia Opera è staccata dalla scuola,
però quando assicurata sia del mantenimento per gl’individui capaci a comporre
anche questa, sarò contenta di cooperarvi; ma ho mostrato che io amo sieno le
fanciulle istituite nell’amore di Dio e nei loro doveri, senza attenermi
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ad un regolamento metodico, credendolo questo dannoso alla classe
indigente; ben inteso che, trovando qualche talento straordinario, sarà
coltivato, acciò possiamo così adempire la volontà di Dio.
Avevo stabilito di ritornare a
Venezia nel corso di questo mese, ma trovo delle difficoltà, non vedendo ancora
ben riordinate le cose.
A sua consolazione dirolle che si è
organizzata la Parrocchia di S. Maria dei Carmini, nella quale abbiamo formato
12 drappelli, e moralmente si può sperare bene appoggiata.4
La Sig.ra
Melchiori è stabilita da Monsignor Scarpa Superiora Generale della Pia Opera;
la Sig.ra Co. Zaborra è impegnatissima.
Ora si attende il Sig. Preposito di
S. Andrea5 per organizzarla
in quella Parrocchia. Nella Cattedrale si darà principio nel cominciare del prossimo
mese, avendo Monsignor Arciprete stabilito di tenere, al suo ritorno dalla
campagna, una convocazione dei 6 Mansionari della stessa Cattedrale, affine
s’impegnino con fervore nell’Opera benedetta.
Intanto mi porterò, la prossima
domenica,6 a Rubano per organizzarla in quel paese, avendo colà trovato
un Sig. - 333 -
Parroco zelante,7 che darammi mano, onde estesa venga
in altri paesi.
Facilmente mi porterò a Vicenza, onde
esaurire la promessa fatta di visitarli dentro questo mese.8
Ella mi preghi dal buon Gesù quello
mi abbisogna per la mia e l’altrui santificazione.
La mia salute è debile; nascosi a
Venezia il mio malstare, ma ho dovuto farmi aprire la vena, perché avevo i
sintomi dell’antecedente paralisi.9
Esaurisco ai miei doveri, ma ero
attaccata da un poco di febbre anche le due scorse sere, e credo mi sia
compagna anche in questo momento.
Lascio per non attediarla, pregandola
di presentarmi doverosa a tutti della rispettabile sua famiglia.
Come sta Donna Annetta?10 L’Irene, mia sorella, è
passata di qui per andare a Venezia.11 Mi ha aspettata due ore, ma più
tardi sono ritornata in Casa, perché interessavami l’opera del Signore; così ho
avuto motivo di far un fioretto.
Piena di rispetto, le bacio la sacra
mano, ed ho l’onore di dirmi
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Padova il giorno 13 Ottobre 1841
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto Rev.do Sig. Co. D. Luca
Passi – Bergamo
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