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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore Reverendissimo,1
Ho desiderato di scriverle prima
d’ora, ma non potei ciò effettuare per divina disposizione.
Il giorno 28 decorso, mi assalì una
febbre, che portai due giorni senza nulla dire, quando improvvisamente mi
colsero due figlie, le quali dissero ch’io ero febbricitante; mi fecero porre
in letto, sopra il quale sono stata molti giorni, avente compagna Maria Rosa,
che continua a star male,2 ed il medico, nonché il chirurgo, teme per
la complicazione dei mali.
La cosa è piuttosto seria; faccia il
Signore ciò ch’è meglio, ma la povera mia umanità sente assai. La ricordi al
buon Gesù nel Santo Sacrificio, e la raccomandi anche alla buona Madre Superiora3 ed alle Sorelle.
Spero molto nella mia cara Madre
Maria; dimani vien onorata in questa città sotto il titolo della
Salute.4 Chi sa ch’Ella non c’impetri la grazia!
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Mi rincresce d’aver fatto cattiva
scelta circa i numeri. Nella lusinga che sortissero, ho continuato a metterli
le due susseguenti estrazioni, ma per questa parte Dio non ha voluto
consolarci. Adoriamo anche in ciò il voler suo; Egli per altre vie provvederà
loro.
Mi presenti doverosa alla mia
carissima Madre, e mi ricordi a tutte le mie Sorelle. Non dimentichi, per
carità, la povera mia anima, particolarmente nel Santo Sacrificio.
Piena di rispetto, le bacio la sacra
mano, ed ho l’onore di segnarmi
Umilis.ma Obbl.ma
Dev.ma serva ed indegna figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Il giorno 20 9bre 1841
A Monsignor Reverendissimo
Il R.mo Monsignor Antonio
Farina
Vicenza
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