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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Signore,1
Ho ritardato a riscontrare la
gentilissima sua in data dell’8 9bre, per non turbare i preziosi momenti
ch’Ella si è ritirata dalla città, affine di godere della celeste solitudine.
M’assicuro che Dio, infinita bontà,
spesso le avrà parlato al cuore, per cui giovami sperare che la sua carità non
avrà lasciato d’esercitarla, dicendo nei cari suoi colloqui con Dio una qualche
paroletta per la povera mia anima.
Più volte ho pensato alla sua bella
fortuna, ed ho pur fatto pregare la cara nostra Mamma Maria com’Ella desiderò.
Riguardo alla giovanetta,2 di
cui tanta carità la Sig.ria V.ra si
prende, abbiamo stabilito col Superiore3
di usare tutte le possibili indulgenze, persuasi che avremo la consolazione di
una buona riuscita, qual è stata quella delle sorelle Roberti di
costì.4
Perciò quando la stessa persista
nella manifestata vocazione di non volere che Dio, il quale prontamente troverà
nell’annegazione della sua volontà e nella pronta obbedienza, siamo disposti di
riceverla, benché manchi della dotazione stabilita, e ciò a queste condizioni:
al suo entrare, sia provveduta di quanto abbisogna per una povera ma decente
stanza, ben inteso con letto e biancheria; indi mantenuta sia dalla famiglia
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fintantoché viene capace di abilitarsi maestra; giunto questo tempo,
soffriremo di veder diminuita la dote, purché corrisponda bene, per vestire
l’abito delle Suore di S.ta Dorotea, le quali saranno
contente di averla, quand’anche dovesse per la vestizione asciugare tutto il
suo capitale.
Ella, credo, sarà in cognizione che
la stessa giovane conserva il diritto ad ogni eredità che potesse fare.
Niente aggiungo a quanto dissi,
persuasa che la Sig.ria V.ra
R.da troverà giustissimo l’esposto. Risolvendosi di
approfittare, potrà farla accompagnare quando le piace.
Lascio per non abusare di sua
sofferenza, pregandola di non iscordarsi di me al Sacro Altare.
Avendo l’opportunità, mi ricordi a
quelle persone che altre volte le ho nominate.
Piena di rispetto, ho l’onore di
segnarmi
Umilis.ma
Dev.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Il giorno 20 9bre 1841
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Sig. D. Bortolo
Soncini
Brescia
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