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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 611
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Signore,1

Ho ritardato a riscontrare la gentilissima sua in data dell’8 9bre, per non turbare i preziosi momenti ch’Ella si è ritirata dalla città, affine di godere della celeste solitudine.

M’assicuro che Dio, infinita bontà, spesso le avrà parlato al cuore, per cui giovami sperare che la sua carità non avrà lasciato d’esercitarla, dicendo nei cari suoi colloqui con Dio una qualche paroletta per la povera mia anima.

Più volte ho pensato alla sua bella fortuna, ed ho pur fatto pregare la cara nostra Mamma Maria com’Ella desiderò.

Riguardo alla giovanetta,2 di cui tanta carità la Sig.ria V.ra si prende, abbiamo stabilito col Superiore3 di usare tutte le possibili indulgenze, persuasi che avremo la consolazione di una buona riuscita, qual è stata quella delle sorelle Roberti di costì.4

Perciò quando la stessa persista nella manifestata vocazione di non volere che Dio, il quale prontamente troverà nell’annegazione della sua volontà e nella pronta obbedienza, siamo disposti di riceverla, benché manchi della dotazione stabilita, e ciò a queste condizioni: al suo entrare, sia provveduta di quanto abbisogna per una povera ma decente stanza, ben inteso con letto e biancheria; indi mantenuta sia dalla famiglia


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fintantoché viene capace di abilitarsi maestra; giunto questo tempo, soffriremo di veder diminuita la dote, purché corrisponda bene, per vestire l’abito delle Suore di S.ta Dorotea, le quali saranno contente di averla, quand’anche dovesse per la vestizione asciugare tutto il suo capitale.

Ella, credo, sarà in cognizione che la stessa giovane conserva il diritto ad ogni eredità che potesse fare.

Niente aggiungo a quanto dissi, persuasa che la Sig.ria V.ra R.da troverà giustissimo l’esposto. Risolvendosi di approfittare, potrà farla accompagnare quando le piace.

Lascio per non abusare di sua sofferenza, pregandola di non iscordarsi di me al Sacro Altare.

Avendo l’opportunità, mi ricordi a quelle persone che altre volte le ho nominate.

Piena di rispetto, ho l’onore di segnarmi

      Umilis.ma Dev.ma Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Il giorno 20 9bre 1841

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. D. Bortolo Soncini

Brescia





1 ASDR, reg. II, pp. 140-141.



2 Cf. lett. n. 578.



3 Mons. Balbi.



4 Suor M. Luigia e suor Marianna.






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