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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Eminenza,¹

Il nuovo beneficio, ricevuto dal misericordioso Iddio per mezzo di Vostra Eminenza, tanto mi ha riempiuta che ammutolite sento tutte le potenze, per cui altro par che capace non sia fuorché di ripetere al buon Gesù quanto dalla carità Vostra ci è stato insegnato, cioè di vegliare costantemente affinché non si sconcerti la macchina dell’orologio, ma sempre pronta sia onde precisamente segnar le ore.

Molte cose vorrei dire affine dimostrarle la gratitudine che sente il mio cuore per tanta, direi quasi incomprensibile, bontà e carità sua, ma vedendomi a ciò insufficiente mi tacerò, assicurandola però che giornalmente innalziamo preghiere al buon Gesù secondo la sua intenzione, pregando pur per la di Lei conservazione.

Mi faccio anche dovere significarle che l’ottimo Monsignor Balbi, di Lei rappresentante, in unione al Molto Reverendo Padre Fondatore, hanno rinnovato le cariche, nelle quali credettero volere di Dio ch’io dovessi anche quest’anno assumere la direzione.

Io speravo di essere tolta da quest’officio, per cui ne godeva il mio cuore, ma essendomi particolarmente nel corso dei Santi Esercizi proposta di non mai volere che quello che Dio vuole, all’annuncio ho chinato il capo adorando la santissima sua volontà.

Per assistenti mi diedero la Sanfermo e Roberti,² caricando la prima anche dell’ufficio di Madre Maestra delle novizie. Gli stessi, attenendosi al bellissimo discorso ch’Ella ci ha fatto, ci animarono ad imprendere coraggiosamente con nuova lena i nostri doveri.

Noi tutte volontariamente promettiamo all’Eminenza Vostra che nulla ometteremo di ciò che può maggiormente glorificare Iddio, persuase di attestare così anche all’Eminenza Vostra la nostra riconoscenza.

Piena del più profondo rispetto, meco si uniscono tutte per baciarle il Sacro Anello

Umilis.ma Ossequiosissima ed Obbl.ma
                                                Serva ed indegna Figlia

                                        Suor M. Rachele Guardini

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia li 31 Agosto 1842

A Sua Eminenza

L’Eminentissimo Cardinale Jacopo Monico

Patriarca di Venezia