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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore R.mo,1
Prima d’ora, per motivo di salute, non
ho potuto significarle aver io ricevuto la pregiatissima sua, nella quale mi
comunicava la perdita quaggiù fatta della buona Carolina,2 che dal
cielo sarà loro, nonché a noi, spero, protettrice. Abbiamo tostamente adempito
a quello che c’impone la Regola ed anche a qualche cosa di più, affinché possa
la stessa esser tolta (se mai fosse per qualche difetto) dal Purgatorio.
Credo che la Madre Superiora3 si troverà ancor a Schio,
perciò prego la di Lei bontà, quando le scrive, presentarmi doverosa.
Oh siamo proprio nell’esilio! Perciò
conviene continuamente stare apparecchiati, per allegramente ricevere quello
che il Sovrano Monarca ci manda.
Non così tosto ho cominciato a
migliorare coi miei poveri occhi che tutta la testa mi addolora, quando Maria
Rosa4 in camminando nel
corridoio si volge sotto un piede, per la qual cosa le successe una forte
infiammazione che l’obbliga in letto, e quantunque due volte si abbia attaccate
le mignatte, pure le continuano i dolori. La poverina sente rincrescimento per
timore ch’io troppo affatichi, dovendo anche - 415 -
il suo ufficio
sostenere, ma io godo pensando da qual mano ci vengono queste sì care visite.
In ispirito Le bacio la sacra mano,
attendendo il bel momento che personalmente qui lo farò
Umilissima Dev.ma
Serva ed indegna Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia li 8 9bre 18425
T.p. Venezia 9
Nov. – Vicenza 10 Nov.
A Monsignor Reverendissimo
Il R.mo
Monsignor Antonio Farina
Vicenza
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