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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Eccomi a tosto riscontrare la
pregiatissima sua in data 21 9bre. Quale sia stato il bene da noi fatto nel
nostro viaggio,2 io non lo so; quello, che potrò dirle con tutta sincerità,
si è che Dio, infinita bontà, lascia sempre più sentire all’anima mia il
desiderio di non volere altro fuori dell’amabilissimo suo volere, pel quale ad
ogni momento, assistita dalla sua santa grazia, mi contenterei di cessare di
vivere, contenta in pari tempo di restarmi nell’esilio fintantoché a Lui
piacerà, ripetendo a questo fine quanto l’obbedienza mi commise, cioè la
preghiera di S. Martino.3
Riguardo alle nostre miserie dirolle
che fino a sei volte dovetti applicarmi molte sanguette, pei forti dolori di
occhi e di capo; mi aggiunsero anche due abbondanti emissioni di sangue, ed ora
sto meglio, anzi Monsignore, nostro buon Pare,4 vuol ch’io dimandi al
Signore salute.
Lo stesso è da dieci giorni a letto
con febbre; si è dovuto adattare alle mignatte, pel grande ingombramento che
aveva nella testa.
Maria Rosa5 si alza, ma non può camminare che pochi passi, attesa
la gonfiezza ed i dolori nella gamba.
Ringrazio il buon Gesù, perché
conservi Ella in salute, essendo questo mezzo per far del bene nei prossimi,
anzi Lo - 433 -
prego, in questo primo giorno dell’anno ecclesiastico, acciò
nuovi impulsi dia al suo cuore, per cui possa incendiare anche gli altri.
Da Bologna ho ricevuto una lettera
della Superiora,6 la quale mi annuncia che le cose camminano bene, ma
nulla mi dice del Signor Monteventi.7 Subito che potrò di più
occuparmi, scriverò da cattivella al Sig. Priore,8 il quale invece di
far alzare la Camerlenga, che scriveva star sensibilmente bene, la lasciò
partire da questo mondo.9
Continuerei, ma sono stanca, perciò
prego la sua carità di volermi ottenere dall’Infante Gesù la grazia che l’anima
mia nulla brami più su questa terra gagliardamente che il suo Regno venga in
me.
Rispettosa, Le bacio la sacra mano,
in unione a tutte le mie figlie, che meco godono in pensando si avvicini il
momento di personalmente baciarle la sacra mano
di Lei Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di
S. Dorotea
Venezia il giorno 27 9bre 1842
Al Molto R.do
Signore
Il Molto R.do
Signore Co. D. Luca Passi – Como
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