- 449 -
653
Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Eccellenza,1
Più volte desiderai di scriverle, affine di pregarla farmi
sapere che avvenne della giovane Gar,2
dalla carità sua raccomandatami, non avendo potuto più avere riscontro neppur
dal fratello3 della stessa;
ma il riflesso ch’Ella, per l’eminente grado in cui trovasi, sarà continuamente
occupato in cose di alta considerazione, m’astenne fino a questo punto.
Ora mi è caro l’avvicinarsi delle
Sante Feste Natalizie, per assicurarla che ricorda questa povera Comunità con
sentimento di gratitudine l’Onorata Vostra Persona e Famiglia, per cui
preghiamo l’amabilissimo Gesù a voler a tutti concedere ogni felicità.
Vegga l’Eccellenza Vostra compiersi
quest’anno con molti e molti che pieni sieno di benedizioni.
L’esperimentata di Lei benignità mi
dà cuore per allungarmi, affine di pregarla voler lasciar sentire all’Augusta
nostra Protettrice4 che
questo povero Istituto riconoscendo la vita da Lei, si fan dovere i componenti
dello stesso significarle il suo andamento e l’estendere che fa le sue radici.
Nel decorso 7bre fui a questo fine in
Bologna, dove ho lasciato cinque figlie5
alla coltivazione della Pia Opera.
- 450 -
In quell’occasione ebbi la
consolazione di veder, il giorno 18 del nominato mese, riunite tutte le
Cooperatrici e fanciulle della Parrocchia di S. Maria Maddalena, che contavano
700 individui, cinquecento delle quali s’accostarono a ricevere la Santissima
Eucaristia, in onore di Santa Filomena eletta da loro a Protettrice.
Nella Parrocchia pure di S. Isaia, un
altro giorno, si riunirono duecento fanciulle indigentissime, che vennero
raccomandate alle Sorvegliatrici, ed ora mi si scrive che l’hanno estesa in
altre Parrocchie di quella città.
Fui a visitare la gran Santa Catterina6 ed ai suoi piedi pregai
particolarmente per l’Eccelsa Imperatrice, nonché per l’Imperial Famiglia,
sopra la quale giornalmente chiamiamo salute e pace, ma più facciamo in questi
santi giorni, affinché il buon Gesù loro conceda di compiere felicemente il
presente anno, ed il nuovo sia colmo di tutte le benedizioni.
Fui pure a Cemmo in 8bre, nella Valle
Camonica, per accompagnare tre figlie,7
affine non solo coltivino le indigenti di quel paese, ma procurino di giovare
anche a quelle dei vicini.
Sono persuasa che queste nuove
consoleranno il piissimo cuore della nostra Sovrana e Protettrice.
Io pure ringrazio Iddio, il quale
prego concedermi sempre più modi, onde far fiorire l’opera sua, ma troppo
sarebbero i favori e temerei s’Egli non si compiacesse di tratto in tratto
mostrare quasi direi l’aggradimento suo in visitandomi, or nella salute, quando
con qualche altro mezzo.
Al presente mi è mancato un lavoro
che avevo del Civico - 451 -
Ospitale, avendo i Direttori dello stesso
stabilito di farlo esaurire nello stabilimento suddetto.8
Vostra Eccellenza riceva i miei
umilissimi sentimenti, nell’atto che le chiedo perdono della prolissità.
Rispettosa, mi segno
dell’Eccellenza
Vostra
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 9 xbre 1842
A Sua
Eccellenza
Il Sig. Co.
Maurizio Dietrichstein
Gran
Maggiordomo e Cavaliere del Toson d’Oro
Gran Croce di più Ordini
Prefetto della Bibl. Imp. Reale, ecc. – Vienna
|