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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore Reverendissimo,1
Fino dal settembre passato seppi dal
Signor Conte D. Luca ch’Ella, dando un calcio a tutto ciò che poteva sperare nel
mondo, erasi alfine ritirato nella Compagnia di Gesù, affine di servirlo con
maggior perfezione.2
Io da quel punto mi sono fatta dovere
di particolarmente pregare, affinché volesse il misericordioso Gesù concederle
tutte quelle grazie che le abbisognano, onde possa, se a Lui piace, perseverare
nella stessa.
L’avvicinarsi delle Natalizie Feste
mi dà coraggio d’impugnare la penna, onde augurarle alla Signoria Vostra piene
di ogni prosperità, particolarmente spirituale, per cui riempiuta di queste vegga
spirare quest’anno, per cominciare il prossimo colmo d’ogni benedizione.
Il Signor Conte D. Luca l’avrà resa
consapevole del bene che fanno le Suore anche in Bologna.3 Ella meco si unisca per lodare il buon Gesù, che
servesi di istrumenti sì poco adatti, affine di trarne la sua gloria.
Fui pure nella Valle Camonica, per
accompagnare anche colà tre Suore,4
le quali portano a quei vicini luoghi un grande vantaggio.
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Pare che il buon Gesù abbia
ricevuto l’opera mia, essendosi tosto degnato di visitarmi colla riproduzione
dei dolori nei miei poveri occhi,5
al qual fine fui necessitata guardare per qualche tempo il letto.
Mi venne chiesto l’Istituto per altro
paese, ma non potei accettare, perché gl’individui non sono formati.
Lascio, per non abusare di sua bontà,
pregandola di ricordarmi a Dio, in ispecie quando sta offerendo l’Immacolata
Vittima.
Piena di rispetto, Le bacio la sacra
mano, segnandomi
di
Lei
Umilis.ma Dev.ma
Obbl.ma Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 22 xbre 1842
A Monsignore Reverendissimo
Il R.mo
Monsignor Giovanni Teloni
Roma
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