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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Non più dubbi adunque, la volontà di
Dio si compia da Lei allegramente; in mezzo però alla spiacente per me
privazione ringrazio il buon Gesù e Lo pregherò, onde ottenere, se ciò non si
oppone all’amabilissima sua volontà, ch’Ella possa tra noi venire al
determinato tempo, affine di riscaldare i nostri cuori, annunciandoci la sua
parola.
Il nostro buon Pare2 sta meglio, anzi sorte di casa,
ma la moltitudine degli affari lo tiene oppresso e, se non ubbidirà alla sua
figlia, tornerà in letto per istarvi anche più di un mese. Desso la riverisce
tanto e prega la sua carità, di raccomandarlo spesso al buon Gesù.
Godo che la Margherita3 venga collocata, e prego Iddio
a donare alla stessa i lumi e lo spirito necessario, affinché possa soddisfare
ai doveri suoi.
Ho sentito con piacere che il grano
in Brescia sia sepolto, preghiamo adunque perché marcisca.4
L’Irene5 sta nella Valle Camonica rassegnata; questo è un
nuovo beneficio che usami lo Sposo Divino. Io non saprò mai enumerarli, ma
confondemi l’esaminarli. Ella, caro Padre, - 482 -
mi preghi, nella sua
solitudine, la grazia di ben corrispondere.
Noi abbiamo avuto la fortuna di avere
la Santa Messa nella notte del Santo Natale, nel qual momento mi sono pure
ricordata di loro.
Favorisca presentarmi doverosa con
tutti di sua rispettabile famiglia e, quando scrive al Sig. Co. D. Luca, faccia
per noi tanti doveri. Le includo una lettera credo della Marovich,6 e farà grazia fargliela tenere.
Rispettosa, Le bacio la sacra mano,
in unione di tutte le Suore e figlie di questa povera Comunità che Le augurano
salute.
La scrivente gode pur essere da Lei
assicurata che si tiene con tutti i riguardi; sì, anche questi servono per
farci conoscere la nostra miseria e, ben conosciuta, innalzeremo la nostra
mente a Dio, ed allora vedremo con più chiarezza la sua grandezza e bontà.
Piena di stima e di gratitudine, mi
segno
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 26 Dicembre 1842
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do
Sig. Co. D. Marco Passi
Bergamo
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