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63. Lettera del patriarca Monico al Dietrichstein.1
Eccellenza
Il generoso dono dei cento
napoleoni d’oro, che sua Maestà l’Imperatrice Regina si è degnata di far
passare per le mie mani, e col mezzo onorevole di Vostra Eccellenza, a questo
pio Istituto delle Suore di S.ta Dorotea,2 ci
riempì tutti di ammirazione, di consolazione e di riconoscenza. Questa somma
sarà impiegata, secondo le disposizioni dei nobili fratelli Sacerdoti Passi di
Bergamo fondatori dell’Istituto e sotto l’immediata direzione del benemerito Mr
Arcip.e Balbi, nel modo che sarà giudicato il più giovevole
alla prosperità dell’Istituto medesimo, che si rende sempre più interessante
per la buona educazione delle povere giovanette.
Insieme con questa accompagno a
Vostra Eccellenza la qui unita3
della saggia e zelante Superiora del luogo Suor Rachele Guardini, che si
protesta, come deve, riconoscentissima alla Sovrana Benefattrice, e che non
cesserà mai di raccomandarla al Signore unitamente alle sue buone Consorelle.
Ai loro voti unisco anche i miei, e
prego Vostra Eccellenza che voglia umiliare i miei omaggi alla prelodata Maestà
Sua I.R., nell’atto che ringraziandola di tanta sua
benignità verso di me, ho l’onore di protestarmi colla più alta stima e
considerazione
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Venezia 31 luglio 1841
A Sua
Ecc.a il Sig. Co. Maurizio di Dietrichstein
C.I. Cav. del Toson d’oro, Gran Croce di più Ord.
Pref.o della Bibl. I.R.
Gran Maggiordomo di S.M. l’Imperatrice Regina, ecc.
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