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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Carissima,¹

Non volendo io che il volere di Dio, umilmente adoro la disposizione sua, che ti vuol togliere il mezzo di costì meritare, ma non posso però far senza prevenirti che, conoscendo tu al presente l’Istituto nostro, se vuoi stare tra noi, bisogna che t’imprimi non essere permesso certi trasportini, e quando tu non volessi combatterli, affine di vincerti, miglior cosa sarà che rimani a Verona, luogo da te molto amato, ed ove avesti sempre tanti conforti.

Non credere ch’io ti dica questo, per darti un eccitamento a far ciò; no, ma solo dovere mi fa così scrivere, perché troppo penoso sarebbemi vederti allontanare per qualche motivo strano. Prega, mia cara, ed il Signore t’illuminerà. Ricordati che nell’umile soggezione facilmente si purifica l’anima, la quale non potrà mai elevarsi, fintantoché non si annichila.

Ricordo che il tuo baule è molto grande, perciò potrai la tua roba porre in qualche cassettina, e l’altra parte in una borsa, perché sia ricevuta nella diligenza.

Salutami tanto la Serafina, ed alla Manghenoni dille che la novena si comincerà domani. Ti lascio, mia cara, nei Cuori Santissimi di Gesù e di Maria, ed in essi mi dico

                                                 la tua Amorosissima Sorella

                                                  Suor Maria Rachele

Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 23 Gennaio 1843

Alla Stimatissima Signora

Suor Maria Veronica Guardini – Cemmo