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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Illustre Signore,1
Ella mi ha veramente procurato un
caro piacere in comandarmi, perciò la ringrazio dell’onore che mi comparte.
Io mi sono fatta dovere di
sollecitamente informarmi di quanto Ella e la sua cara sorella2 desiderano.
I monasteri claustrali, che reggono
in questa città, sono cinque.3 Io credo in tutti vi saranno il buon ordine,
nonché osservanza nelle regole, tuttavia io darei la preferenza e vedrei
volentieri sua sorella in quello delle Cappuccine agli Ognissanti, ma evvi
nello stesso educandato di poche fanciulle.
Le Serviti sono senza educandato, ma
hanno un convento molto angusto, e l’altra cosa, che non mi piace, è quella
d’aver unito molte monache di altri conventi, nel rimettersi che fecero. È vero
che spicca in quest’atto la carità di quelle buone Religiose, ma io credo non
potranno far senza parlare dei costumi dei conventi a cui appartenevano, e
questo sembrami un inciampo per camminare speditamente le giovani nella via
della perfezione.
La somma necessaria per entrare in
essi è l’eguale 6000 austriache, ed il mantenimento per l’anno del noviziato.
Queste pronunciano i voti perpetui, e
mangiano d’olio - 36 -
nelle tre quaresime, che fanno secondo le regole
loro, ed il rimanente dell’anno mangiano di burro, fuorché sieno ammalate;
dormono esse sopra un saccone di paglia.
Spero d’averla soddisfatta con
esattezza, ma quando ciò non fosse, mi chieda pure con libertà tutto quello
avesse a mancare, ch’io godrò in poterla servire.
Mi presenti, la prego, doverosa alla
rispettabile sua famiglia e l’assicuro della mia memoria nelle mie orazioni,
nonché della mia gratitudine.
Mi faccio dovere lasciarle sentire
che la carissima sua cugina Contessa Sebregondi sta bene con tutta la sua
famiglia. Dessa ci compatisce tanto, per cui ho qualche volta l’onore di
riverirla.
Piena di stima, dommi l’onore di
segnarmi
di
Lei
Umilissima
Obbligatissima Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 3 Febbraio 1843
All’Illustre Signore
Il Nobile Sig. Barone Giovanni Cristani
Mezzo Tedesco presso Trento
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