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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Signore,1
La
pregiatissima sua mi è stata oltremodo carissima, e se per una parte mi ha
rattristata l’intendere la malattia dell’ottimo di Lei padre, mi consola il
sentirlo rimesso, e prego il buon Gesù a loro conservarlo.
Giubila pur
il mio spirito alla consolazione, ch’Ella ebbe in veder ben morire l’infelice
condannato. Oh è proprio vero che impenetrabili sono i giudizi di Dio! Se
quello fosse stato assolto, chi sa che non sarebbesi perduto.
Godiamo
adunque di essere in mano di così buon Padre, il quale dispone tutto ciò che
per noi è migliore, benché agli occhi nostri molte volte i mezzi, da Lui
adoperati, ci sembrano contraddire.
Mi
congratulo del matrimonio stabilito da suo fratello, e non ho lasciato di
pregargli ogni benedizione, e spero di essere onorata di una sua visita, quando
verranno qui.
Il mio buon
Padre, cioè il R.mo Monsignor Vicario Balbi, la vuol tanto
riverita.
Questo pure
mi hanno raccomandato tutti quei buoni Religiosi da Ella nominati, nonché le
Suore e ragazze di questa mia cara Comunità, e tutte la rammentano con
gratitudine, pregando il buon Gesù per Lei.
Al Signor
Cargnello ho consegnato un viglietto, affine possa esaurir bene quanto desidera
il R.do Padre Angelo Taeri, che favorirà di tanto riverire
per noi.
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Godo
che Monsignor Vescovo2
stia meglio, e lo desidero di cuore ben rimesso. Quando ha l’opportunità di
vederlo, favorisca ossequiarlo per me.
Lascio, per
non abusare di sua bontà, pregandola di non iscordarsi della povera mia anima,
ma particolarmente quando sta offerendo l’Immacolata Vittima.
Piena di
rispetto, mi segno
Umilis.ma
Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Venezia il giorno 13 Febbraio 1843
Al Nobile Signore
Il Molto R.do Sig. D. Angelo
Rota
Brescia
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