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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Non tardo un
momento ad accennarle il ricevimento della pregiatissima sua. La ringrazio per
tutto il bene che nella stessa mi comunica. Mi faccio pure dovere lasciarle
sentire che Sua Altezza2
ha parlato coll’Eminentissimo nostro Patriarca,3
con grande soddisfazione dell’Istituto. Ne parlò anche con Monsignor nostro
Superiore,4
il quale ha ricevuto lettera dal Vescovo di Rovigo,5
per un suo affare. Mostragli nella stessa anche il desiderio d’aver in altro
tempo le Suore.
Io
soddisferò volentieri i saluti, ch’Ella mi commette presso il Sig. Costa6 e Cargnello, ma risparmierò la raccomandazione
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di Castello,7
non potendo in questi momenti caricarmi di nuovi pesi. Quando Dio lo vorrà, mi
darà gl’individui a ciò necessari.
Sono certa
ch’Ella non sarà contenta di questa mia, ma desidero esperimenti qual dolcezza
produca il chiedere invano; ciò si allude alle Bolognesi. Conoscevo delle
stesse le mansioni, ed avendo a loro data una virtù pratica, dimandai tante
volte conto del come veniva esercitata,8
ma sempre inutilmente, quando mi si risponde un piaolazzo, cosa proprio che mi
sorprese com’Ella ciò accompagnasse; io non risposi loro, anzi non avranno in
avvenire mai più mie seccature.
Riceva i
complimenti di Monsignore, nonché del Sig. D. Aquilino.9
Rispettosa, le bacio la sacra mano ed ho l’onore di segnarmi
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 17 Marzo 1843
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do
Sig. Co. D. Luca Passi
Oratore Quaresimalista a Firenze10
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[Nell'edizione cartacea
presa a riferimento, la pagina contiene soltanto una parte del testo della nota
n. 10]
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