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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Che la mia
lettera2
poco la soddisfacesse, io n’ero persuasissima; pure speravo dalla sua carità il
compatimento, attesoché dicevo quel solo che sente il mio cuore unitamente
all’intelletto.
Più volte mi
sono lusingata di ricevere nel corso della Quaresima suoi scritti, ma sempre
invano, per cui ho avuto mezzo di meritare.
Sia
benedetto il buon Gesù anche di questo, ed Ella non cessi di pregarmi la
necessaria fortezza, colla quale vinca ogni combattimento.
Le prossime
Sante Feste mi danno occasione di esternarle quanto sopra ho scritto. Il dovere
mi fa impugnare la penna ed io ne approfitto di cuore, per augurarle tutte
quelle benedizioni che l’anima di Lei sa desiderare, le quali tutte tendono
alla sua ed altrui santificazione.
Voglia il buon
Gesù accettare le preghiere di tutta questa povera Comunità, e sarà conservato
nella salute, nonché accresciuto nella grazia, ed Ella ci preghi che possiamo
tutte risorgere, accese di carità.
Il Sig. D.
Bonsaglia, che tanto la riverisce, ha fatto del gran bene.3 Ora stanno molestandolo i Sacerdoti della
Parrocchia, perché vogliono fare il suo ritratto, ed egli non vuol
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assentire, ma dovrà condiscendere, io credo, perché troppo lo
importunano.
Suor Veronica4 è venuta da Cemmo, ed oggi è partita la
Cocchetti. Ho mandato in Padova la [Da] Roit,5
ed a Cemmo la Cristina.6
Fui a Padova la decorsa settimana, per ciò stabilire con Monsignor Scarpa, che
tanto la riverisce.
Ho pure
parlato col Professore Torresini pei miei poveri occhi. Egli mi disse che,
continuando la cura sanguigna, mi manderanno al più presto in sepoltura. La
volontà di Dio s’adempia perfettamente su di me!
Rispettosa,
Le bacio la sacra mano e la prego di tutte benedirci
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 11 Aprile 1843
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Luca Passi
Firenze
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