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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Degnis.ma Madre
Superiora,1
La lettera di Lei mi ha procurato
vera consolazione, sentendo che le care sue figlie progrediscono nella via
della perfezione, frutto certo dell’annegazione della volontà loro, in cui le
esercita, perché altrimenti invano tentiamo l’avanzamento nella virtù, se non
moriamo a noi stesse; come è pure gran mezzo per noi Religiose ad acquistare la
perfezione l’osservare esattamente le Regole nostre, stimando fino le più
piccole.
Godo sia soddisfatta anche della
novizia. Ho anche ringraziato il buon Gesù della liberalità, usata al di Lei
Istituto colla testata volontà del Sig. Professore Monteventi, come perché
concorre in modo particolare all’incremento della Pia Opera, aumentandosi così
il numero delle persone che cooperano a riformare i costumi delle povere fanciulle,
le quali, allevandosi morigerate giovani, avranno anche buone spose e buone
madri, modificando in tal guisa, almeno in parte, i perversi esempi della
società.
Mi spiace che si trovi di poca
salute. Io pure non la godo buona, e nemmeno Maria Rosa,2
che tanto la riverisce, essendo ella ancora alquanto ammalata da una forte
infiammazione di petto; ma gioiscano i nostri cuori, o degnissima Madre, perché
il nostro Sposo ci fa passare dal crogiuolo delle infermità.
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Le raccomando tenerci tutte
presenti nelle loro orazioni, non omettendo noi mai di farlo.
Non le spiaccia presentarmi
rispettosa al Molto R.do Signor Curato,3
al Sig. D. Camillino4
ed a tutti quei buoni Religiosi e persone, che ho avuto la fortuna di conoscere
costì.
La lascio nel Sacro Cuore di Gesù,
per ivi trovarsi in tutta l’eternità
di
Lei
Aff.ma
Sorella in G.C.
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 28 Maggio 1843
Alla
Stimatissima Signora Suor Rosa Donini
Superiora nell’Istituto delle Suore di S. Dorotea
Bologna
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