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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume V. LETTERE (1843-1844)
    • LETTERE 1843. 2 gennaio – 29 dicembre. nn. 678–800.
      • 729
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Rev.do Signore,1

Sì, la lunghezza del silenzio di Lei mi ha dato motivo di sinistramente dubitare, ma ora vengo tranquillata, anzi con gioia sento che il Sig. Professore Monteventi ha testato in favore delle Suore di S. Dorotea, come lo speravo, di che ne benedico la divina bontà, che giammai manca di sua Provvidenza con noi sue creature.

Io credo sia stata cosa molto buona ch’Ella abbia mandato al Signor Co. D. Luca Passi il testamento del suddetto Monteventi, perché lo presenti a Sua Santità2 ed ottenga quello abbisogna, onde venga liberato da tutto ciò [che] potrebbe gravitare le eredi usufruttuarie, non essendo mai bastantemente cautelate queste benedette volontà testamentarie.

Sono pure compresa di gratitudine verso il nostro buon Gesù, perché concorre coll’effusione dei suoi lumi sopra cotesta degnissima Superiora,3 dirigendo così bene le sue figlie.

Godo pure che desse diligentemente corrispondano, investendosi sempre più dello spirito delle Regole.

Sì, voglia il nostro caro Iddio concorrere maggiormente colla sua grazia, e così per mezzo loro abbia ad essere conosciuto ed amato anche dagli altri.

Mi rallegro parimenti che abbiano accettato la Pia Opera altre due Parrocchie, avendo anche a tanto bene influito le


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dette Suore, ma credo che la maggior parte l’abbia avuta la Signoria Vostra Molto Reverenda.

Mi ricordi doverosa e piena di sentita stima alla sua degnissima famiglia, che non ometto di tenere presente nelle mie orazioni. Così mi farà grazia salutare le buone Cooperatrici e presentarmi rispettosa ai R.di Sacerdoti, che ho costì conosciuti.

Monsignor Balbi le [si] protesta ossequioso, ed anche Maria Rosa,4 ch’è stata gravemente ammalata, fino ad essere comunicata per Viatico, e trovasi ancora in letto da 29 giorni.

Non mi dimentichi, la supplico, nel Santo Sacrificio, pregandomi dall’Amante Divino la grazia, che Lui solo desideri in questa vita, finché mi verrà dato di andare al suo possesso per tutta l’eternità.

Le chiedo la santa benedizione, e le bacio la sacra mano

Umilis.ma Dev.ma Obbl.ma Serva

                                  Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 28 Maggio 1843

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. D. Giuseppe Giovanni Monari

Priore nella Parrocchia della Maddalena a Bologna




1 ASDR, reg. III, p. 61.



2 Gregorio XVI.



3 Rosa Donini.



4 Sanfermo: cf. lett. n. 731.






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