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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Spiritus
ubi vult spirat.2 Io ho nuovamente mandato dal Sig. D. Daniele
Canal, per avere il sonetto della Marovich,3 ma disse lo stesso
non aver il Padre dei lumi voluto che faccia quanto Ella desiderava.
Con sommo rincrescimento ho inteso il
malstare della Contessa Beatrice,4 nonché della povera Tommasina.5
Noi pure abbiamo novellamente avuto
dei giorni tristi. Maria Rosa6
stava benino, e noi godevamo del suo miglioramento, quando la notte 13
deteriorò, ed il 14 Padre Luigi Girardi, che non è pavido, credette di vederla
spirare. Ora trovasi ancor in letto, però è fuori del vicino pericolo.
Ella potrà più facilmente immaginarsi
ch’io descrivere il patimento mio. Il buon Gesù mi concede, per effetto di sua
misericordia, la prontezza dello spirito, ma l’umanità così abbattuta si sente
che par proprio non possa più respirare; ove mi conviene invece giorno e notte
agire.
Conosco che non merito sì bei regali
dal buon Gesù, e - 104 -
non chiederei di esserne alleggerita, ma tante volte
mi opprime il pensiero di essere io la causa dei mali che aggravano l’Istituto,
ed oh quanto mi fa questo penare!
Nulla dico riguardo alla sua venuta;7 sarebbe questo stato uno zuccherino, che ho
rinunciato volentieri per amore di Dio ed a vantaggio della sua salute. Ora non
è più tempo, il caldo si lascia troppo sentire.
Non so niente del Sig. Conte D. Luca,
spero che Monsignore8
avrà scritto allo stesso pei Santi Esercizi, e godrò sentire che cosa pensa.
Rispettosa, bacio ad ambidue la sacra
mano e li prego di tutte benedirci. Non si dimentichino, per carità, la povera
anima mia
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Serva e Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 22 Giugno 1843
Al Molto R.do Signore
Il Molto R.do Sig. Co. D.
Marco Passi
Bergamo
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