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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignor
Reverendissimo,1
Con questa mia Le significo che i medici
ordinarono di allontanare da qui Maria Rosa, per vedere se puossi riaverla,
perché ci lascia molto dubitare del suo ripristinamento, perciò abbiamo scelto
l’aria dello Stato Pontificio, essendo poco diversa da questa; così visiteremo
la novella Casa,2 cadendo appunto l’anno.
Volendo Ella onorarmi di qualche comando, potrà
farlo, con una sua lettera raccomandata al Signor Curato di S. Isaia,3
in Bologna.
Spero che il buon Gesù la conservi
tuttora in buon essere, come la cara mia Madre,4 la quale prego di
tanto riverirmi; favorirà ricordarmi pure a tutte le mie Sorelle.
Io me la passo bastantemente; si vede
proprio che il caro Gesù, nel porgere il fascio delle spine, cioè le amarezze
della vita, offre con maggior abbondanza sua grazia, per la quale fortificati,
si diventa capaci di quello non si sarebbe mai saputo immaginare.
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Migliorando Maria Rosa, nel
mio ritorno mi procurerò la consolazione di venire a baciarle la sacra mano5
di
Lei
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma
Serva
ed indegna Figlia
Suor
M. Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 13 Agosto 1843
T.p. Venezia 14 Ago. –
Vicenza 15 Ago.
A Monsignore Reverendissimo
Il R.mo Monsignor Antonio
Farina
Vicenza
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