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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Reverenda Madre Regina,1
Non vi è piacere in questa vita, che
parte almeno non sia rubato dall’amarezza.
Mi trovavo soddisfatta d’aver qui
Maria Veronica2
e Marianna.3 Marianna è giunta con un po’ di febbre, che
viepiù si è accesa. Si credeva secondaria da costipazione; è andata in letto,
ed ora si è sviluppato un gastrico infiammatorio; grazie a Dio è però leggero.
Io pure da qualche giorno ero
ammalata, ma il buon Gesù, che vede i miei spirituali bisogni, mi ha permesso
di alzarmi, affinché possa ascoltare la divina parola.
Maria Rosa4 va rimettendosi; la stessa meco si unisce a
tanto riverir loro.
Non le spiaccia,
Rev.da Madre, presentare i miei doveri a cotesto zelante
Monsignor Scarpa, e faccia grazia chiedergli se, non potendo per la malattia
costì mandare Marianna, debbo in sue veci dare a compagna della buona Veronica,
per ora, la Vincenza,5 o se credesse meglio ch’io facessi, compiuti i
Santi Esercizi, accompagnare la prima, attendendo poi che si rimetta la
Marianna.
Se le Novizie avessero fatto gli
esami, offrirei un’altra; ma - 143 -
siccome, dopo il mio arrivo in Venezia,
deciso aveva il Superiore di accordare che costì venisse Marianna, così non ci prendemmo
tanta fretta, per cui fino i primi di 9bre non verranno esaminate.
La supplico non dimenticare noi tutte
nelle sue orazioni, acciò approfittiamo della divina parola, che ci viene
predicata in questi giorni, onde prender nuova lena ad abbracciare il tutto che
porti alla santificazione nostra ed altrui.
Bramo poterle testificare la mia
stima e gratitudine, coi quali sentimenti sarò sempre
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 25 Settembre 1843
Alla
Reverenda Madre Maria Regina6
nel Convento di S. Pietro – Padova
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