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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Dilettissima,¹

Prima d’ora mi sarei procurata il piacere di riscontrare la cara vostra lettera, ma siccome sono stata obbligata starmi a letto per la solita mia infiammazione, così non ho potuto scrivervi.

Godo moltissimo che vi siate ricreata coi vostri carissimi fratelli,² che tanto riverirete colla buona Bettina,³ sopra la quale ammiro la condotta di Dio, che la santifica, gettandola da una in l’altra parte. Poverina!

Voi, mia cara, incoraggiatela, così vi unirete allo spirito degli ottimi vostri fratelli.

È tutto troppo poco quello che hanno potuto fare i miei con voi; molto di più meritate coi vostri carissimi fratelli. Fate di qui venire, acciò possa io pure, almeno in parte, attestarvi la mia gratitudine.

La lettera, che consegnaste alla Signora Garzetti, non mi è giunta, perciò mi farete cosa cara indicarmi: carattere, salute, abilità, della Gioseffa Conti.⁴

Siamo state visitate da Monsignor Vescovo di Rovigo,⁵ il quale sente un vivo desiderio d’averci nella sua diocesi.

Continuerei volentieri, ma i miei occhi, poveretti, sono

dolenti; presentate i miei doveri a tutte quelle persone che voi credete, cominciando dalle Signore Garzetti e Catturani che avete più vicine

la Vostra Sincera e Aff.ma in G.C. Sorella

                                   Suor Maria Rachele Guardini

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 14 9bre 1843

Alla Stimatissima Signora

La Sig.ra Antonietta Zanzotti

Trento