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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Quantunque il dolore di capo mi
continui, posso, grazie [a] Dio, starmi tutta la giornata in piedi, ed agire
secondo i bisogni dell’ufficio mio.
L’altro giorno, è qui stato il
precettore2
dei Signori Conti Sebregondi, affine di portarmi le nuove loro unitamente ai
saluti, che furonmi carissimi.
Lo stesso mi ha trovata in tanto
abbattimento ch’io piangevo come bambina, e ciò per essere stata ingannata.
Persona di molto riguardo3 mi offerse una giovane,4
ch’ebbe le cataratte con altre malattie. Nulla mi disse di ciò, anzi nel
proporla m’assicurò esser dessa molto brava di lavori, sana e che potrebbe nel
corrente anno sostenere gli esami come maestra.
L’ardente desiderio che sento di
concorrere, se mi fosse possibile, alle brame di Monsignor Squarcina,5
mi fece risolvere ad accettarla, senza niun mezzo di sussistenza.
Quando ciò mi è venuto all’orecchio,
l’ho fatta visitare, per cui sono stata dal chirurgo assicurata non veder essa
dal destro occhio, ma siccome la giovane diceva di vedere, mi - 188 -
tacqui
al momento, ed il secondo giorno la pregai coprirsi il sinistro, affine di
esperimentare se vedeva, ma la trovai ottenebrata del tutto.
Io ho scritto alla persona, che si
era interessata, mostrando l’impossibilità mia di aggravare l’Istituto,6
ma la poverina fa compassione; prega, piange, affine d’essere tenuta, ma
mancanmi i mezzi.
Per questo ed altri motivi, sono così
triste che tutto divienmi pesante. Mio Dio, vado ripetendo, quando sarà che
l’anima mia, sciolta dai legami della carne, vi amerà perfettamente?
Quel dover sempre temere l’inganno,
riescemi troppo penoso, ed è pur questa la sorte presente di quelli che debbono
trattare colla società.
La Faroni7 ha preso la determinazione di abbracciare
l’Istituto, ed io sono contenta. Giovedì prossimo, la stessa vestirà l’abito
sacro alla Santa Vergine Dorotea.
Favorisca presentarmi doverosa con
tutti di sua famiglia, mentre rispettosa Le bacio la sacra mano, pregandola di
benedirci
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 20 9bre 1843
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto Reverendo Sig. Co. D. Luca – Bergamo
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