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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Mie Dilettissime,1
Io sono un momento con voi, per
presentarvi quel fioretto, che la Provvidenza da tutta l’eternità vi ha
preparato, ma poco gioverebbe ch’io ve lo inviassi, quando non procuraste di
metterlo in pratica.
Fate adunque, le mie carissime, di
riceverlo ognuna di voi come il buon Gesù ve lo consegnasse, perciò non
omettete occasione di eseguire quanto vuole, assicurandovi che se, per la
naturale vostra miseria, vi parrà di non poter a ciò giungere, ricordatevi
quello che dice il grande Apostolo, che tutto possiamo con Dio.2
Pregate adunque, affinché possiate
trovarvi sempre pronte ad adempiere la volontà sua. Siamo troppo miserabili,
per non aver bisogno in ogni momento di pregare. Questo esercizio fu scala a
tutte quelle anime che si prefissero di arrivar alla sommità del gran monte
della cristiana perfezione; ma dobbiamo a questo aggiungere la confidenza in
Dio e l’amore ai disprezzi; non basta riconoscersi avanti al Signore, ma
conviene persuaderci della necessità di essere umiliate, amando così la nostra
abbiezione.
Presentatemi, carissime, rispettosa
con tutte coteste buone Religiose,3 ma in particolare a Monsignor Reverendissimo
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vostro Direttore.4 Non fate mai ch’egli abbia due volte a
pronunciare quello vi è utile, ma, detto, sia da voi eseguito.
Ringraziate Iddio per questo celeste
favore, che tale riguardo proprio l’essere da lui dirette. Presentategli per me
i più felici auguri per le Natalizie Feste, nonché pel rinnovarsi dell’anno.
Avrei ad esso inviato una mia, ma so
quanto sia pieno di occupazioni caritatevoli, perciò credo meglio non
incomodarlo.
Questo pur fate con tutte coteste
buone Religiose, che mostrerete a loro la vostra gratitudine coi fatti.
Non mi scordate alla Signora
Giustina, Orsolina ed a tutte quelle persone che credete, particolarmente ai
Signori Parrochi e persone aggregate alla Pia Opera.
La Vostra
Affezionatissima Madre
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il giorno 15 xbre 1843
Alla Stimatissima Signora
Suor Maria Vincenza Baroldi
Nel Convento di S. Pietro
Padova
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