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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume V. LETTERE (1843-1844)
    • LETTERE 1843. 2 gennaio – 29 dicembre. nn. 678–800.
      • 798
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverenda Madre,1

Le vicine Sante Feste Natalizie ed il mutarsi dell’anno mi offrono il piacere di rompere il reciproco nostro silenzio, con i miei felici auguri di celesti benedizioni, pregandole dal divin nostro Redentore abbondanti aiuti per la sua ed altrui santificazione.

Con vera compiacenza ho inteso dallo zelantissimo nostro Fondatore l’aumento delle di Lei figlie, e ne benedico il Signore, nonché per la dilatazione della Pia Opera anche in cotesta santa città. Voglia il caro Gesù accrescere viepiù il fervore in chi vi si impegna, giacché dalla educazione giovanile decide la felicità temporale ed eterna dell’anima cristiana.

La prego non dimenticarmi nelle fervorose sue preci, facendomi pure raccomandare dalle care sue figlie, alle quali piaccia dare i miei amorosi saluti.

Quantunque non abbia il bene di conoscere personalmente l’Eminentissimo Cardinal Vicario,2 voglia umiliargli i sentimenti del mio ossequio.


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Mi degni della di Lei memoria, e mi creda che sarò sempre con verace stima e rispetto

                                        Umilissima sorella in Gesù Cristo

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S.ta Dorotea

Venezia il 23 xbre 1843

 

Alla Stimatissima Signora Suor Paola Frassinetti

Superiora nell’Istituto delle Suore di S. Dorotea a Roma





1 ASDR, reg. III, p. 97.



2 Costantino Patrizi, di nobile famiglia romana, nato a Siena il 4-9-1798. Ordinato sacerdote nel 1821, fu nominato nel 1828 arciv. tit. di Filippi e nunzio a Firenze. Da Gregorio XVI nel 1834 fu creato cardinale e nel 1841 nominato vicario generale di Roma. Conservò questo incarico durante il pontificato di Pio IX. Nel 1849 optò per la sede suburbicaria di Albano, nel 1860 per quella di Porto e S. Rufina, e nel 1870 per Ostia e Velletri: cf. I Cardinali Vicari, in «Rivista diocesana di Roma», III, n. 4 (1962). «Sacerdote esemplare, di una carità inesauribile. Altamente stimato ed apprezzato anche da quelle autorità governative che ebbero frequenti occasioni di trattare con lui quale cardinale vicario»: A. Ceccaroni, Dizionario Ecclesiastico, cit., Appendice, p. 118. Morì il 17-12-1876.






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