- 251 -
812
Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
La ringrazio pei felici auguri,
ch’Ella si è degnata farmi, e prego il buon Gesù a voler sopra Essa pure con la
carissima sua famiglia largire di sue benedizioni.
Mi sarei procurata prima d’ora la
consolazione di riscontrare, ma piacque al buon Gesù visitarmi, ed io ho dovuto
allegramente assoggettarmi all’applicazione di due cauteri, lungo la spina
dorsale, per cui sono stata obbligata più di quaranta giorni a letto.
Presentemente mi alzo, benché senta forti dolori e sia tutta curvata.
Nello scorso autunno speravo poterla
conoscere, ma giunta in Rovigo ed inteso il tumulto, ch’eravi a Bologna,
credemmo prudente il retrocedere.2
Allora mi avrebbe conosciuta ritta
nella persona, e questa primavera, spero, mi vedrà gobbetta gobbetta. Allora
riceverà i librettini. Oh bontà del nostro Gesù, quanti mezzi sa usare per far
meritare le sue creature!
Ho sentito con rincrescimento il mal
andare che fa costì la Pia Opera. La prego non iscoraggirsi, ma come scoglio
alle onde star ferma. La sua intrepidezza, unita con fervorose preghiere,
vincerà il Cuor di Gesù, il quale infonderà nello spirito delle Cooperatrici lo
zelo e carità che abbisognano.
Non si lasci, per carità, trasportare
dall’abbattimento, il quale tutto rovinerebbe.
- 252 -
Qui ed anche altrove, per
misericordia di Dio, le cose vanno bene, ma conviene continuamente combattere.
Il regno dei cieli patisce violenza,3 e le opere riguardanti la carità sono
continuamente contraddette. Che faremo noi adunque? Picchiare al Cuor
dolcissimo di Gesù, affinché colà ci riceva, e da quel soggiorno di pace
partiremo piene di coraggio e zelo.
Mi presenti, la prego, rispettosa
alla buonissima sua mamma,4 che spero di poter personalmente conoscere
Affezionatissima Sorella in
G.C.
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea
Venezia li 2 Febbraio 1844
Alla Nobile Signora
La Signora Anna Lacchini
Forlino5
|