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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Eccellenza,1
Con gaudio S.ta Chiesa
canta Alleluia. Alle sue voci unisco la mia debole, con quella di tutta questa
Comunità, onde dimandare particolarmente a Dio che faccia scendere
sull’Eccellenza Vostra ed Auguste Maestà, che per me favorirà ossequiare, ogni
sorta di benedizioni.
In giorno sì grande azzardo
presentare una supplica, che Vostra Eccellenza terrà presente, come piissimo e
saggio, se la crederà buona, mentre anche nelle cose sante si può introdurre
vanità.
Desiderosa sempre di veder onorato
Iddio fino coll’esterno addobbo, ho migliorato col suo aiuto la nostra
chiesetta; pure, nei giorni festivi dell’Istituto, abbisogniamo della carità di
questi buoni Parrochi che, per la loro bontà, c’imprestano quello che
chiediamo; non pertanto forse l’amor proprio mi fa bramare d’aver l’occorrente.
Vostra Eccellenza ha già inteso, ma
dirollo più chiaramente: se nelle munificenti elemosine di Sua Maestà, la
piissima Imperatrice trovasse ricordare la devota nostra chiesetta, Ella
accrescerà la mia confusione, mentre sono sensibilissima ai tanti suoi favori.
Ci mancano gli apparati in terzo
bianco e rosso per cantar Messa, così un Calice. Non intendo perorare per
tutto, ma ringrazierò Iddio e l’Eccellenza Vostra di quella qualunque cosa mi
verrà.
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Con vero dispiacere ho
inteso non avere l’eloquente Oratore Sig. Defendi2 gradito
costì, mentre speravo dalla predicazione dello stesso molto frutto.
Questo serve a conoscere che l’uomo è
in mano di Dio; qui piace fino ad essere idolatrato, là non se ne fa stima;
esperienza che deve portarci a più amare Iddio affine di esser felici.
L’Eccellenza Vostra perdoni la mia
prolissità e mi onori in credere
quale mi segno
Umilissima Obbl.ma
Ossequiosissima Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto
di S.ta Dorotea
Venezia
il giorno 9 Aprile 1844
A
Sua Eccellenza
Il
Sig. Conte Maurizio Dietrichstein Gran Maggiordomo Cavaliere del Toson d’Oro,
Gran Croce di più Ordini
Prefetto della Bibl. Imp. Reale, ecc. – Vienna
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