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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Illustre Signore,1
In godendo della Santa Città ed altri
Santuari, presente mi tenevo Lei, mio buon angelo,2 con tutta sua famiglia, e ricreavami qualche
volta pensare com’Ella goduto avrebbe colla carissima sua figlia udire le
benedizioni, che sparse Iddio sopra di noi anche in questo viaggio, ma siccome
ogni piacere quaggiù misto dev’essere, così permise Iddio che s’ammalasse in
Macerata Maria Rosa,3 e temevamo di sua vita, mentre stette per
tre giorni assopita, quantunque le fosse fatta un’emissione di sangue ed
applicate mignatte.
Ella può immaginarsi quale sia stata
la mia pena. Ristabilita poi un poco, visitammo la Santa Casa di Loreto, indi
abbiamo continuato il nostro viaggio, tenendo però sempre presente il malstare
di Maria Rosa.
Giunte in Ferrara, sospiravo
riverirla, ma la spossatezza, in cui si trovava la suddetta mia compagna, non
lo permise, e perciò siamo state alla locanda della Stella, come la più vicina
alla Diligenza.
Di là non sono sortita neppure un
momento, sebbene avessi una lettera4 per l’Arcivescovo.5
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Io sono col desiderio di
rivederla e spero tra non molto passerà di qui, e mi donerà la consolazione di
riverirla.
Tengo per la carissima sua figlia una
corona benedetta dal Santo Padre, che mi lusingo di poter consegnare a lei.
Dia per me un abbraccio alla cara sua
bambina, la quale prego Dio faccia crescere in bene ed allegrezza di Lei e suoi
Genitori, che tanto riverisco.
Ella mi creda, mio buon angelo,
quella mi segno piena di gratitudine
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Il giorno 29 Giugno 1844
All’Illustre Signore
L’Illustre Signor Guglielmo Macalister
Vice Console di Sua Maestà Britannica – Ferrara
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