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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume V. LETTERE (1843-1844)
    • LETTERE 1844. 5 gennaio – 30 dicembre. nn. 801–1023.
      • 863
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863

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Dilettissime,1

Finalmente siamo, per grazia di Dio, giunte al nostro nido, e Maria Rosa presentemente sta benino. Quale pena abbia sofferta per essa in tutto il viaggio, non so abbastanza descriverla.

Mie carissime, vorrei poter loro mostrare il mio cuore, che troverebbero in esso scolpita l’affezione, unitamente alla più viva gratitudine per le tante attenzioni usateci nei pochi giorni che stettimo tra loro. Io non le scorderò giammai, e prego il buon Gesù largamente compensarle; inoltre terrò per ben venuto quel momento, nel quale potrò in qualche maniera mostrare a loro questi miei sentimenti.

Colla prima occasione sicura, mi procurerò la consolazione spedirle i canettini, le corone, così le poesie per Sua Eccellenza Monsignor Vescovo;2 frattanto prego la Madre Superiora presentare a lui miei ossequi e ringraziamenti; e li estenderà sopra tutte quelle persone che ho fatto loro esercitare


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la carità, ed in particolare col Signor Dottore Ceserini3 Capanna, con Monsignor Teloni, che desidero sapere cosa ha determinato.4

Dica per me tante cose alla sua Madre Maestra ed a quella delle Cappuccine; insomma con tutte quelle buone Madri e persone, che ho conosciute, ci raccomandi a loro, così assistite dalle preci di coteste belle anime più facilmente adempiremo ai nostri doveri.

Ah, facciamo, mie care, di giungere ad amare Dio con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente, con tutte le nostre forze!5 Se questo ci concederà il buon Gesù, noi fortunate. Avvenga ciò in noi, e niente altro desidero su questa terra.

Ci siamo già intieramente conformate allo stabilito, sì riguardo alla santa meditazione, come pei veli, tasche ed altro.6

Ricevano i saluti di tutte queste sorelle, ma in particolare di Maria Rosa. Piena di affezione in Gesù Cristo mi segno

     di Lei Umilissima Obbl.ma Sorella in Gesù

                           Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di Santa Dorotea

Venezia il giorno 30 Giugno 1844

 

Alla Stimatissima Signora Suor Teresa Barabino

Superiora nella Scuola delle Suore di Santa Dorotea

Macerata




1 ASDR, reg. III, p. 130.



2 Francesco Ansaldo Teloni, nato a Treia l’8-10-1760 da nobile famiglia. Fu precettore di Giovanni Maria Mastai Ferretti, poi canonico e vicario generale di Senigallia. Il 24-5-1824 fu eletto vescovo di Macerata e Tolentino. Nel 1830 celebrò un Sinodo per restaurare la disciplina ecclesiastica. Nel 1836 invitò don Luca a predicare il quaresimale e promosse lo sviluppo della Pia Opera: cf. lett. n. 623, nota 5. Fu molto caritatevole. Nel 1837, durante una pestilenza, non risparmiò fatica per soccorrere i sofferenti. Si spense il 31-1-1846, dopo ventidue anni di episcopato, lasciando in tutti un caro ricordo.



3 Curò la Sanfermo. Nella lett. n. 877 è chiamato Cesarini.



4 Giovanni Maria. Forse Madre Rachele si riferisce alla sua intenzione di entrare nella Compagnia di Gesù: cf. lett. nn. 435, 454, 669.



5 Cf. Mt22, 37.



6 Cf. doc. n. 111.






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