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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
Prima del mio arrivo in Venezia
giunse la sua lettera, dalla quale scorgo che Lei sente voglia di appartenere
al nostro Istituto.
Sì, mia carissima, come tengo che Dio
le usi una grande misericordia, se le dona vocazione, così crederei di mancare,
se non le facessi conoscere che, per trovarsi bene in esso, bisogna faccia
esercizio di distacco della sua volontà, onde conformarsi a quella di Dio, che
verralle manifestata dai Superiori.
Procurerà pure di esaminare se gusta
in istituire le giovanette, mentre abbiamo ciò per iscopo dell’Istituto: brama
che portata dev’essere nel nostro cuore con santa vivezza, fino a desiderare le
più bisognose, per più avvicinarci al nostro esemplare Gesù, il quale
occupavasi tra noi di quelli dei quali maggiori erano i bisogni, come vediamo
nel Santo Vangelo.
Credo con queste poche linee averla
posta in cognizione di tutto il nostro regolamento, che nulla tiene di austero,
ma è basato sopra il niega te stesso, e prendi la tua croce ogni dì,2 ad imitazione dell’amabilissimo nostro
Salvatore.
Preghi e si consigli, non trascurando
quello che personalmente le dissi, di coltivarsi nello studio e nel lavoro.
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Mi presenti rispettosa con
tutte coteste buone Oblate, pregandole non iscordarsi di me nelle orazioni loro
Umilissima ed Aff.ma in
G.C.
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 2 Luglio 1844
Alla Stimatissima Signora
La Signora Assunta Sbaragli
Raccomandata
all’Illustrissimo e Rev.mo
Sig. Professore Raffaele Pucci Sisti3 – Siena
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