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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Mia Dilettissima,1
La giornata della sua partenza, noi
abbiamo, com’Ella sa, visitato i Santuari in Assisi, quando, ritornati a
Foligno, Maria Rosa2 è stata presa da svenimento che, se per la pena
sofferta non esagero, durò quasi due ore.
La giornata seguente, stava meglio,
ma non bene; tuttavia continuammo il viaggio fino a Macerata, e colà è di nuovo
ricaduta, e credemmo lasciasse la vita. Ella può, mia cara, immaginarsi
l’afflizione da me sentita.
Dopo una emissione di sangue ed
applicazione di mignatte alla testa ed altra cura, si è tolta dall’assopimento,
in cui trovavasi (niente meno che il medico temeva una stasi), rimessa per
continuare in qualche modo il viaggio; visitammo la Santa Casa di Loreto, poi
giunsimo in Ancona. Tosto arrivati chiesi della Posta, ma nulla trovai di
lettere.
Mi è spiaciuto non poterla con sua
famiglia riverire, ma sono in parte compensata dalla gentile sua, trovata sullo
scrittoio al mio arrivo.
Mi lusingo continuerà star bene;
spero anche si appianeranno le difficoltà, ed io avrò così la consolazione di
abbracciarla in unione alla cara sua mamma.
Frattanto le prego non iscordarsi di
noi nelle orazioni loro, ed io le riprometto farlo per esse.
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Piena di affezione in Gesù,
e sempre pronta per servirla, mi segno
Umilissima
Aff.ma Sorella
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 2 Luglio 1844
Alla Stimatissima Signora
La Signora Marianna Pradé
Ancona – ferma in posta
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