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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignor Reverendissimo,1
Passano sì gli anni, ma la
gratitudine mia non vien mai meno per la Signoria Vostra Reverendissima, che
come affettuoso Padre mi diede prove di tanta bontà. Questa presente avevo nel
viaggio, che dispose Iddio facessi alla Santa Città. Colà e nei Santuari, da me
visitati, ricordavo la sua carità.
Più volte mi sono trovata presso le
Adoratrici,2 ed ho
raccomandato loro di pregare anche in particolare per Lei.
Quasi nei giorni tutti che furono 20
mi stetti a Roma, ho visitato la chiesa loro, e più volte, piangendo, così
confessavo innanzi al Sacramentato Gesù ch’io non ero degna entrare in quel
paradiso in terra, perciò Lo ringraziavo per avermi gettata per le strade.
Una sola cosa desidero, ed è venga
per me bello quel dì, che sarò da Lui chiamata.
Mi conforta l’aggregazione,3 che mi concessero quelle serafine d’amore, ma
non sarei stata contenta, se non fosse diffusa; vorrei che tutto il mondo
partecipasse di questo bene, e - 368 -
particolarmente quelle persone, tra le
quali è l’Eccellenza Vostra, che si prestarono, affine accendere nell’anima mia
il fuoco della santa carità.
Presso il Santo Padre4 pure mi sono rammentata di Lei e chiesi particolar benedizione,
annoverando l’Eminentissimo Cardinal nostro Patriarca5 e qualche
altro Prelato.
Aggradisca l’Eccellenza Vostra una
medaglietta da esso benedetta, rappresentante la Santa Casa, in quella è stata
posta nella scodella da Gesù e Maria usata.
Rispettosa, bacio all’Eccellenza
Vostra il Sacro Anello, supplicandola benedirmi e tenermi tra le sue figlie
Umilissima Devotissima
Obbligatissima Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea
Venezia il giorno 8 Luglio 1844
A
Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Carlo Ferrari
Vescovo Zelantissimo – Brescia
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